L’appetito vien mangiando/vincendo …. ma si rischia l’indigestione ….

Era dall’ottava giornata, guarda caso in casa, che il Cesena non lasciava i tre punti all’avversaria (0-2 contro il Padova), facendo venire la bocca buona a tutto l’ambiente, risollevando un morale generale che la prima parte di stagione aveva depresso e innalzando aspettative che si trasformavano da una tranquilla salvezza al sogno della promozione, addirittura diretta!
Poi è arrivata la Virtus Verona ed il risveglio è stato alquanto brusco, mal digerito come spesso capita quando ci si aspetta ben altro, quando sembra che la “corazza” sia decisamente sufficiente a superare qualunque difficoltà.

Il Girone B della Serie C è in realtà alquanto equilibrato, non c’è la formazione che si eleva al di sopra delle altre, per lo meno sino ad ora, ed i risultati di queste venti giornate hanno certificato che ogni risultato è possibile; d’altra parte ci sono undici squadre in altrettanti punti, cosa che non capita negli altri gironi, e ad ogni turno regna sovrana l’incertezza.
Il Cesena poteva far sua l’intera posta contro la Virtus, senza ombra di dubbio, ma capita di incorrere in strafalcioni che cambiano completamente il corso della gara e che fanno parte del gioco; si parla tanto di episodi, ma senza errori come finirebbero le partite?

Con i se ed i ma non si va da nessuna parte e la partita di ieri ne è stata la conferma “perfetta”, perché il 2-0 bianconero pareva cosa possibile da un momento all’altro ed invece è bastato distrarsi un attimo, incorrere in due evitabilissimi errori uno dietro l’altro e la frittata è stata servita su un piatto d’argento ad una squadra che, come la Virtus, pareva ormai vicina alla resa.

E’ banale dire che questo è il calcio, però spesso proprio le cose banali cambiano le cose, al di là di meriti e demeriti; una grande giocata ci sta come un errore, tutto sta a saper sfruttare a proprio vantaggio l’una come l’altra situazione e la Virtus l’ha saputo fare benissimo, anche al di là di fatti e misfatti cesenati.

Ci sono state vittorie in questi tre mesi, non sempre meritatissime, pareggi raggiunti quando tutto sembrava perso, mentre ieri è arrivata una sconfitta che poteva essere evitata, bruciante per gli errori commessi, ma giusta per quello che si è visto complessivamente in campo.

Una sconfitta che, a mio modesto parere, non deve però incupire l’ambiente, soprattutto Viali ed i suoi ragazzi; il mister sa bene qual’é il valore della sua formazione, quali i punti di forza e quali quelli di debolezza, sui quali ha sin qui lavorato al meglio, dando un’amalgama importante ai suoi, creando un gruppo che ha sin qui saputo fare un buon percorso.

Può a questo punto una sconfitta cambiare le cose di un’intera stagione? Può cambiare l’obiettivo finale? La strada è ancora lunghissima e con il passare delle giornate le forze in campo potrebbero veder affiorare le diverse carature di ciascuna formazione, ma il Cesena credo debba continuare a perseguire la zona play off, in primis proprio per quanto scritto prima, ovvero un equilibrio ed una compattezza che potrebbero essere fattore importante anche a fronte di formazioni più e meglio attrezzate.

Già il prossimo turno, con la pericolosa trasferta di Trieste, darà una risposta, o potrà darla, su quello che può essere il futuro bianconero, se continuare a coltivare ambizioni e quali di queste potranno/potrebbero essere raggiunte; si è partiti da una salvezza tranquilla e l’asticella, cammin facendo, si è alzata, così come le ambizioni e le attese, ora sta a Viali ed ai ragazzi dire quale potrà essere l’altezza dell’asticella.

La fiducia nella squadra è stata sin qui meritata e, pur non essendo uno scommettitore, credo sia giusto continuare a riporla in questo gruppo, dalla Società allo staff tecnico, ai ragazzi.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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