Nel giorno della festa nerazzurra per la vittoria del campionato di serie A, si è presentata in campo per la storica “prima volta” una terna arbitrale tutta rosa. Non ci sono precedenti in tal senso e per questo motivo anche questa notizia è un piccolo scoop sportivo. Maria Sole Ferrieri Caputi, Francesca Di Monte e Tiziana Trasciatti hanno diretto Inter-Torino, senza particolare pathos in considerazione del fatto che lo scudetto era già stato assegnato.

Un confronto ideale per testare le capacità e il livello delle arbitre italiane che sono riuscite a imporsi fino ad oggi e vogliono continuare il loro percorso professionale. Dopo il triplice fischio non sono mancate le solite polemiche, unite a volgari insulti sui social, a causa di un contestato rosso inflitto a un giocatore granata. Niente di nuovo all’orizzonte! Ferrieri Caputi ha esordito in serie A nell’ottobre 2022, arbitrando Sassuolo-Salernitana, poi una decina d’incontri di media importanza.

La terna arbitrale scesa in campo è già stata insieme in serie B e in una partita di Coppa Italia l’anno scorso (Napoli-Cremonese), unica volta in cui la Ferrieri Caputi è stata contestata per qualche decisione controversa. Niente di grave e nulla che non succeda a qualsiasi arbitro dell’altro sesso. Quando la francese Stéphanie Frappart si è presentata sul rettangolo verde per sfatare i luoghi comuni non ha fatto altro che accrescere e dare stabilità al proprio status, che oggi ha raggiunto un reale riconoscimento.

Di contro, senza essere penalizzata dal genere, di recente, il quotidiano sportivo francese “L’Équipe” le ha addirittura messo un uno in pagella. La Frappart è rimasta fuori dalla lista per gli europei 2024, presenti i due italiani Orsato e Guida.

La decisione ha scatenato forti polemiche, senza però mettere mai in discussione il suo essere donna. Vive giornate di grande forma e altre meno fortunate, nessuno, però, pensa sia stata scelta come donna copertina o esclusa perché femmina. Già presente in una finale europea tra squadre maschili e in un Mondiale, stimata, rispettata e trattata alla pari dei suoi colleghi maschi, sia per gli apprezzamenti sia per le critiche. Dopo quasi due anni gli italiani ancora guardano al dito e non alla luna, mentre oggi ci troviamo a celebrare un limite che forse, è stato superato.

Se questa terna arbitrale ha dimostrato mestiere, allora va data loro la possibilità di proseguire il percorso intrapreso con partite più delicate. Sicuramente non come un atto dovuto. L’importante è non fermarsi per altri due anni. Un passo avanti è stato fatto, ora bisogna continuare su questa strada e, anche da parte nostra, occorre dare fiducia a queste o altre arbitre che se la siano meritata.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Getty Image

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

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