Ci provava da un po’ di anni e questa volta ce l’ha fatta a centrare il traguardo della Serie A; finalmente, e tra mille comprensibili paure, lo Spezia arriva nel massimo Campionato, per giocarsela chissà quanto e con quante probabilità di restarci, ma ci arriva ed al resto ci sarà tempo per pensarci.
Per ora è tempo di festeggiare, con giudizio, ma di lasciarsi finalmente andare, dopo cento quattordici anni di vita visto che la Società spezzina è nata nel 1906, guarda caso proprio come l’avversaria Frosinone, e come i ciociari dopo qualche fallimento e rinascita.
L’ultima prova è stata la più dura per Vincenzo Italiano e per i suoi ragazzi, anche perché il Frosinone ci ha provato sino all’ultimo secondo, sfiorando come già successo a Cittadella ed a Pordenone, l’impresa e la promozione, dopo una stagione poco brillante e l’ottavo posto agguantato anch’esso sul filo di lana e grazie agli scontri diretti.
Lo Spezia invece aveva il vantaggio del terzo posto e della vittoria fuori casa, che però è stata probabilmente un freno, dato che i bianconeri sono scesi in campo senza la brillantezza e la spregiudicatezza dimostrate non solo a Frosinone; troppo poco hanno fatto gli aquilotti e via via che il tempo passava indietreggiavano sempre più, preda della tensione da traguardo, lasciando campo e speranze ai gialloblu.
Alla fine c’è mancato davvero poco al ribaltamento del risultato ed al novantacinquesimo solo un grandissimo intervento difensivo di Vignali ha impedito ai suoi di cadere in un vero e proprio baratro; ma il destino era evidentemente scritto e nella casella della terza promossa c’era il nome dello Spezia.
Italiano contro Nesta, questo il duello delle panchine, dove un centrocampista di categoria ha sfidato l’ex difensore, tra i più bravi al Mondo della sua generazione, vincendo un confronto che sul campo, quando giocavano loro, sarebbe stato impari e dall’esito scontato; ma qui è un’altra storia e il passato si azzera una volta che si cambia mestiere e semmai viene ribadito il concetto che non sempre quelli più bravi in campo lo sono anche una volta seduti in panchina.
Per lo Spezia si apre dunque il palcoscenico della Serie A, anche se restarci sarà tutta un’altra cosa; la rosa attuale può essere piena di ragazzi volonterosi, anche di qualcuno con talento e buone prospettive, ma può giocarsela nella massima categoria con qualche anche minima speranza?

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Galassi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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