L’Inter ci ha provato, ma ha steccato proprio sul più bello, con un secondo tempo in cui ha avuto un paio di grandi occasioni, ma una volta andata in svantaggio, per un tocco istintivo quanto maldestro del suo bomber Lukaku, non ce l’ha fatta a recuperare, dimostrando poca lucidità ed un gioco fatto di troppi passaggi all’indietro sul pressing avversario.

Il Siviglia ha meritato il successo, dimostrando di essere formazione “europea”, brava a non disunirsi dopo l’iniziale svantaggio e neppure una volta raggiunta a metà primo tempo; nella ripresa ha poi trovato il vantaggio in maniera fortunata, ma ha legittimato il successo senza correre grandi rischi sino al triplice fischio finale.

Adesso per Conte, senza successi in stagione, si apre nuovamente la diatriba interrotta solo da questo prologo di impegno europeo, perché in effetti, Coppa a parte, non è mai stato così sicuro il prosieguo di un rapporto un tantino burrascoso e dal finale tutt’altro che scontato; impossibile dire come finirà, ma non sarebbe neppure troppo stupefacente che il tecnico leccese ed i nerazzurri si dicessero addio dopo una sola stagione, pur positiva, specie considerando le ultime stagioni interiste.

Alla fine, ancora una volta, si è arrivati sino a trenta ed il trentuno è sfumato proprio sul più bello, ma questo è il calcio e semmai bisognerebbe cambiare un po’ di cose se davvero si vuole tornare ai vertici del pallone, magari ripartendo dal fare pulizia sui bilanci, oltre che rilanciare i vivai, visto che altri tipi di politiche sono serviti solo a fare dei debiti ed a vincere …. nulla!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Getty Images

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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