La cattedrale di San Basilio rappresenta il simbolo per eccellenza della città di Mosca, conosciuta anche come la cattedrale dell’Intercessione della Madre di Gesù sul Fossato, è una chiesa ortodossa situata nella Piazza Rossa a Mosca, vicina al Cremlino (molta gente confonde questa cattedrale con il Cremlino poiché si trovano uno di fianco all’altra ma in realtà non hanno niente a che vedere uno con l’altra), ed è stata dichiarata nel 1990, insieme al Cremlino, Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO.

La cattedrale dell’Intercessione della Madre di Gesù sul Fossato è stata eretta tra il 1555 e il 1561 per volontà di Ivan IV di Russia (denominato il Grande o il Terribile) allo scopo di commemorare la presa di Kazan e Astrachan, è importante notare che non è la principale cattedrale di Mosca né tantomeno la sede del Patriarca Ortodosso di Mosca, infatti questi attributi spettano alla Cattedrale di Cristo Salvatore.

San Basilio rappresenta comunque il fulcro della città e dal XIV secolo fu il più alto edificio della città di Mosca con il completamento della Grande Torre Campanaria di Ivan il Grande, avvenuto nel 1600.

L’edificio originale è noto come la Chiesa della Trinità o come Cattedrale della Trinità, è formato da otto chiese laterali che circondano la nona, detta chiesa dell’Intercessione; la decima chiesa venne edificata nel 1588 sopra la tomba di Basilio il Benedetto.

Basilio sembrava avesse il dono della sensitività e della preveggenza, indicando nelle sue visioni anche l’incendio del 1547 che distrusse quasi un terzo della città. Fu un individuo che per gran parte della sua vita visse di privazioni, un personaggio eccentrico che rubava nei negozi per donare sostentamento ai poveri, girava per le strade nudo e non aveva fissa dimora. La sua missione sembrava fosse quella di aiutare i poveri a ricondurli verso la via della Fede, anche se dai suoi atteggiamenti faceva presagire una parte di pazzia. Quando morì, a celebrare il suo rito funebre e a portare personalmente la sua bara fu lo Zar Ivan il Terribile.
Dopo la canonizzazione di Basilio nel 1588, alla cattedrale fu aggiunta una decima chiesa, nella quale furono trasferite le sue reliquie e l’intera struttura prese il nome del santo.

Durante il XVI e il XVII secolo la cattedrale diventò il simbolo in terra della Città celeste e venne denominata Gerusalemme poiché veniva percepita come il secondo Tempio di Gerusalemme, svolgendo anche l’annuale parata della domenica delle Palme da parte del Patriarca di Mosca e dello Zar.
Il disegno dell’edificio sembra essere formato da fiamme di un falò che salgono verso il cielo, particolare architettonico che la rende originale rispetto all’architettura russa del tempo.

L’edificio fu originariamente denominato Chiesa della Trinità e nel 1561 venne elevato a Cattedrale, il nome Trinità si riferisce alla parte più orientale del Santuario, mentre la parte più centrale è dedicato all’Intercessione di Maria. Assieme alla parte più occidentale consacrata a Gerusalemme, tutti insieme creano un asse ovest-est dediti al culto di Cristo, Maria e Trinità, le altre cappelle commemorano altri Santi.

Dai documenti storici si deduce che nell’autunno del 1554 Ivan ordinò la costruzione della Chiesa dell’intercessione e un anno dopo lo stesso Ivan diede disposizioni per costruire una nuova Cattedrale, le numerose cappelle sarebbero servite per ricordare le sue vittorie, la realizzazione di una chiesa a scopi militari fu una sorprendente novità per il popolo moscovita.

L’identità dell’architetto o degli architetti sembra essere sconosciuta, anche se la tradizione attribuisce la costruzione della Cattedrale a Barma e Postnik; una leggenda racconta che Ivan avesse accecato l’architetto (Postnik) in modo tale che quest’ultimo non fosse più in grado di riprodurre un’opera simile in qualche altra parte del mondo, anche se furono trovate sue creazioni almeno fino al 1560.

Le fiabesche cupole della Cattedrale si ergono verso il cielo accogliendo una sfarzosa copertura di piastrelle policrome, dove si possono ammirare la Cappella di San Cipriano (formata da spicchi bianchi e blu), la Cappella di San Nicola (dalle caratteristiche strisce orizzontali bianche e rosse), la Cappella dell’Ingresso di Cristo a Gerusalemme (ingresso ufficiale durante la Processione della Domenica delle Palme), la Cappella della Trinità (dai vivaci colori verde e giallo) e la Cappella di San Varlaam di Khutjnskij.
Gli interni sono decorati in maniera minuziosa rispettando i canoni dell’arte bizantina, formati da stretti corridoi che sembrano creare una sorta di labirinto che collega tra loro piccole e graziose cappelle pregne di storia, bellezza e religione. Gli affreschi contenuti all’interno, ognuno di colore diverso, sono stati realizzati con la tecnica del pod kirpich (finto mattone) mentre le gallerie sono dipinte con motivi floreali che sembrano ricordare il “giardino celeste”.

La Cattedrale di San Basilio nei secoli è stata sul punto di scomparire più volte oltre ad aver subito innumerevoli cambiamenti dovuti a restauri, incendi e furti; tutt’oggi dopo gli ultimi restauri (2008) è considerata la struttura più significativa e iconica per la Russia, ricca di bellezza ma dal passato tumultuoso. Nonostante l’invasione napoleonica, la quale ha contribuito alla sua fragile esistenza e ad un accurato piano di demolizione da parte dei collaboratori di Stalin, (il quale riteneva che la cattedrale intralciasse il percorso delle parate dell’esercito in Piazza Rossa) nel 2021 la Cattedrale ha compiuto 460 anni.

A cura di Barbara Comelato – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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