Il lunedì dell’Angelo (detto anche lunedì in Albis, lunedì di Pasqua) è il giorno dopo la Domenica di Pasqua ed è il secondo giorno del Tempo pasquale. Nel Cristianesimo occidentale è anche il secondo giorno dell’Ottava di Pasqua mete nel Cristianesimo orientale, è anche il secondo giorno della settimana luminosa. Prende tale nome dal fatto che in questo giorno si ricorda la manifestazione dell’angelo alle donne giunte al sepolcro.

I quattro vangeli canonici (Luca – Marco – Matteo – Giovanni) riportano notizie diverse su chi fosse presente davanti al sepolcro alla scoperta della sparizione del corpo del Cristo e il modo in cui l’angelo si manifestò loro.

 Il Vangelo di Marco racconta che Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e Salomè andarono al sepolcro, dove Gesù era stato sepolto, con degli oli aromatici per imbalsamarne il corpo. Vi trovarono il grande masso che chiudeva l’accesso alla tomba spostato; le tre donne erano smarrite e preoccupate e cercavano di capire cosa fosse successo, quando videro un giovane vestito di bianco che disse loro: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto.” (Mc 16,1-7). E aggiunse: “Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli“, ed esse si precipitarono a raccontare l’accaduto agli altri.

La tradizione ha spostato questi fatti dalla mattina di Pasqua al giorno successivo (lunedì).

L’espressione “lunedì dell’Angelo”, diffusa in Italia, è tradizionale e non appartiene al Calendario liturgico della Chiesa cattolica il quale lo indica come lunedì fra l’Ottava di Pasqua alla stessa stregua degli altri giorni dell’ottava (martedì, mercoledì ecc.).

Il lunedì di Pasqua è stato introdotto dallo Stato italiano come festività civile nel dopoguerra.

Inoltre, per tutti noi è tradizione ormai radicata approfittare del primo sole primaverile per gite fuoriporta, pic-nic e scampagnate. In realtà, però, questi momenti di aggregazione, specie se all’aria aperta, derivano dal voler in qualche modo celebrare e ricordare il percorso che fece Gesù risorto. Egli, infatti, si unì a due discepoli in cammino verso Gerusalemme, e nello specifico a pochi chilometri da lì, verso Emmaus.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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