Come evidenziato da un articolo proposto da “Leggo”, a Rantigny, una cittadina a Nord della Francia la piccola Shanon, di 13 anni, vittima di uno stupro di gruppo è morta dopo 3 lunghe ede esasperanti settimane di agonia, per le atrocità subite nella violenza perpetrata sul suo corpo.
Per la cronaca ricordiamo i fatti: da quanto emerso dalle indagini sembra che siano ancora i social i promotori di tali violenze omicide. La giovane vittima, che frequentava il collegio Simone-Veil di Cauffry (Oise), avrebbe infatti conosciuto sui social i suoi “carnefici”. Per la violenza di gruppo sono indagati tre giovani tra i 17 e 19 anni. Uno di loro è già stato arrestato e rischia fino a 30 anni di carcere, mentre i 2 presunti complici attualmente sono indagati a piede libero. Il “presunto stupratore“, 19 anni, avrebbe infatti agito con la complicità di un amico di 18 anni e di un minorenne.
Nessuno di loro, da quanto emerso dalle indagini ha precedenti penali e pertanto ritenuti “presunti innocenti”, come confermato dal Pubblico ministero.
Anche in Francia ci sarebbe qualcosa da “dire” in merito alla Giustizia, pertanto non ci resta che auspicare la “giustizia divina”!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica