Aiutati dal vento, complice una siccità storica, gli incendi che hanno preso il sopravvento in Colorado avanzano inesorabili inghiottendo case. A differenza del passato, il fenomeno non riguarda le aree rurali ma le zone suburbane. I roghi – almeno in parte, secondo gli esperti – sono dovuti alla caduta dei tralicci delle linee elettriche che, abbattuti dai forti venti, sono diventati innesco. E già si parla degli incendi boschivi più distruttivi nella storia moderna dello stato Usa occidentale.
Interessate dalle fiamme sono due cittadine, separate da 6 Km, vicine alla più grande Boulder: Louisville, che conta 21 mila abitanti, e Superior più martoriata di circa 13 mila. Migliaia di persone sono in fuga e almeno sette sarebbero ferite, oltre a un numero imprecisato di persone medicate in ospedale per ustioni.
In prima linea lo sceriffo della contea di Boulder, Joe Pelle, ha raccontato di come le fiamme hanno dilaniato le cittadine: “Circa 370 case sono state distrutte dalle fiamme nel quartiere di Sagamore. È possibile che altre 210 lo siano state a Old Town Superior”, ha spiegato il poliziotto durante una conferenza stampa. Ma la stima è ancora più alta e si temono fino a 600 case inghiottite dai roghi.
Oltre alle abitazioni, al momento sarebbero stati raggiungi dalle fiamme l’Element Hotel e il centro commerciale The Target. In fumo 648 ettari di vegetazione, mentre un ospedale della zona è stato costretto a evacuare personale e pazienti.
“Vorrei sottolineare l’ampiezza e l’intensità di questo incendio e la sua presenza in un’area così densamente popolata: non saremmo sorpresi se ci fossero feriti o morti”, ha avvertito lo sceriffo.
Il National Weather Service ha definito la situazione “pericolosa per la vita”. Anche per questo il governatore del Colorado Jared Polis ha dichiarato lo stato d’emergenza. Secondo la nota diffusa dal suo ufficio, la dichiarazione consentirà di accedere ai fondi in caso di calamità e sostenere i costi.
A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica
