Italiani, popolo di viaggiatori: i nuovi trend e le opportunità per chi fa marketing turistico

La congiuntura economica incerta non sta spegnendo la passione degli italiani per i viaggi. Continuiamo ad andare in giro per il mondo per puro piacere, ma mettendo in atto comportamenti che, rispetto al passato, sono drasticamente cambiati.

Secondo rilevazioni di Google Trends e Destination Insight risalenti all’autunno del 2023, sono ottimi i numeri dell’interesse per il turismo interno, ma anche quelli delle ricerche legate alle destinazioni internazionali. Nel corso dei primi 8 mesi dello scorso anno, le prime sono aumentate del 10% rispetto al medesimo periodo del 2022, mentre le seconde addirittura del 30.

Palese è anche l’imporsi di nuove destinazioni oltre a mete iconiche e amatissime come Parigi, Londra e New York. A dimostrazione di ciò, è possibile citare i numeri in crescita delle ricerche dedicate alle vacanze a Tirana.

Se proprio si deve trovare un ritorno al passato, questo riguarda il periodo fortunato che stanno vivendo le ricerche su Sharm El-Sheikh, meta popolarissima negli anni ’90 e all’inizio del terzo millennio tornata in auge, a detta di molti, grazie ai numerosi interventi di riqualificazione messi in atto in vista della Conferenza COP 27 dell’ONU nell’autunno 2022.

Come possono gli operatori del travel cavalcare l’onda di questi cambiamenti? Puntando innanzitutto sulle nuove destinazioni, il che implica l’acquisizione di traffico qualificato sui motori di ricerca, ancora riferimento solido per chi cerca idee su dove andare in vacanza e si informa sulle peculiarità delle varie strutture ricettive.

Essenziale è ovviamente la consulenza di un partner tecnico qualificatoTrovato Agency è uno dei migliori a livello nazionale – capace di monitorare in maniera efficace i competitor e di mettere a punto sul medio – lungo termine un’adeguata strategia di scelta delle parole chiave in quello che, di fatto, è uno dei settori più competitivi in assoluto.

Parliamo di strategia a medio – lungo termine non a caso: i dati di Google Trends palesano un chiaro arretramento dell’approccio stagionale ai viaggi. Ormai è abitudine cercare ispirazione sulle destinazioni e sulle strutture a prescindere dal fatto che siano o meno vicine l’estate o le feste comandate. Si tratta di un cambiamento di paradigma frutto soprattutto dell’aumento del costo della vita, con la conseguente scelta di prenotare, quando possibile, in anticipo o in bassa stagione (sempre più numerose sono le ricerche per vacanze a settembre).

Accanto al lavoro sul posizionamento mirato sui motori di ricerca, sarà sempre più importante l‘utilizzo ragionato dell’intelligenza artificiale, che può rivelarsi una risorsa molto preziosa quando si parla di personalizzazione delle proposte creative da pubblicare nei vari spazi online dove il brand è presente.

Una buona pratica che, case history alla mano, ha tutte le carte in regola per fare la differenza nel prossimo futuro per chi opera nel travel riguarda gli annunci a pagamento e la scelta di espanderli al maggior numero possibile di canali, includendo anche contesti fortemente pertinenti con il mondo travel, come per esempio YouTube.

La Redazione giornalistica – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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