Ferrari driver Charles Leclerc of Monaco leads as the drivers steer their cars into the first corner during the Belgian Formula One Grand Prix in Spa-Francorchamps, Belgium, Sunday, Sept. 1, 2019. (ANSA/AP Photo/Francisco Seco) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved]

La Formula 1 è davvero caduta in basso e questo al di là di quello che viene chiamato spettacolo, qualcosa di amato dal pubblico ai lati della pista o in televisione; un pubblico da sempre amante del brivido, quasi bramoso di assistere ad un incidente, ieri da raccontare agli amici, oggi da immortalare sul cellulare e poi diffondere sui social, sentendosi un mago di regista.

Il Campionato 2021 ha sin qui riservato un “risveglio” di competizione, ponendo fine all’incontrastato dominio dell’accoppiata Hamilton-Mercedes, quasi sempre accompagnato da polemiche più o meno velate, risoltesi (questa volta sempre) con provvedimenti all’acqua di rose, perché punire il re non era cosa, piacesse o meno a chiunque.
Quest’anno invece, il “pirata” olandese Max il duro, ha saputo dare del gran filo da torcere alla freccia argentata, alla stella assoluta, mettendolo alle strette in tutti i sensi, con le buone e (spesso) con le cattive, anche lui praticamente “autorizzato” ad usare qualunque mezzo (e non solo quest’anno) pur di ridare incertezza ad un Mondiale ormai stanco e senza mordente.

In realtà i contendenti hanno spesso esagerato, tra botte e scorrettezze assortite, rischiando e provocando incidenti ben oltre il lecito; quanto andato in onda in Arabia Saudita è la sintesi dell’intera stagione, con la complicità della Federazione, di chi è posto nelle condizioni di prendere provvedimenti ed a Jeddah non solo non ne ha azzeccata una, ma ha contribuito al moltiplicarsi dei problemi.

Domenica ad Abu Dhabi andrà in onda l’ultimo atto del Mondiale e c’è da augurarsi che si corra e basta, che la faida venga messa in un cassetto sia da Lewis che da Max, oltre che dai rispettivi Team, buoni a gettare benzina sul fuoco, come se ce ne fosse bisogno!
Hamilton si conferma campione solo arrivando davanti a Verstappen, dato che pur a parità di punti ha una vittoria in meno (quella della gara di Spa, tanto per intenderci, o meglio della FARSA che la Federazione ha deciso di mettere in atto in Belgio!), ma a Max interessa davvero che i due contendenti arrivino sino al traguardo finale?
Non sarebbe la prima volta che il Mondiale si decide con un bel botto tra i due contendenti, e se si pensa che in questo modo ha vinto persino il grande (e corretto) Ayrton Senna …. tanto il regolamento prevede sanzioni per chi causa un incidente che vale il titolo assoluto? Davvero sarebbe così impensabile penalizzare il colpevole (ammesso ce ne sia uno solo) con l’azzeramento dei punti in graduatoria?

Certo, qui il colpevole è in realtà da tradurre al plurale, dato che nessuno dei due in gara è stato esente da scorrettezze assortite, ma ve lo immaginate vedere il licenziato Valtteri Bottas diventare Campione del Mondo per squalifica altrui? Già mi immagino le facce di Toto Wolff e del Team Red Bull.
Visto il momento sarebbe stupefacente se le società di scommesse inserissero tra le possibilità quella del giro del botto finale? Impossibile invece scommettere sul colpevole, dato che in caso di botto sembrerebbe scontata la colpa, a meno che …. la frustrazione di un Hamilton perdente …. ma all’inglese potranno pure girare i maroni, ma vederlo andare addosso al rivale mi pare cosa lontana dal suo modo di essere ….

Tra pochi giorni i due rivali saranno nuovamente in pista e se non si guardano in faccia chi se ne frega, lo sport è pieno di gente che non si poteva vedere e non faceva nulla per nasconderlo, basta che si gareggi entro i limiti consentiti, perché una cosa è pestare sull’acceleratore, usare l’irruenza al limite, un’altra è andare oltre, magari causando un incidente che non si sa mai cosa può succedere, perché le auto oggi sono sicure e solide, ma la certezza ha pur sempre dei limiti e ne va della pelle.
Il Mondiale è arrivato all’ultimo atto, le polemiche sono solo all’inizio e se pensiamo al fuorigioco di Turone, di anni per discutere, senza raggiungere la verità, ce ne sono a iosa!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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