Messe di reti segnate in una sedicesima giornata dove non sono mancate le sorprese, le rimonte incredibili e, di conseguenza, crolli inimmaginabili.
Difficile ma non troppo pensare ad un Napoli che perde partita e primato, ma l’Atalanta di questo periodo è davvero molto forte ed inoltre gli azzurri vivono un momento non troppo fortunato, con gli infortuni ad alcuni degli uomini determinanti.

Lo scivolone napoletano rimanda in testa un Milan che prende un aperitivo contro una Salernitana che è davvero poca cosa; diciotto minuti di gioco e settantadue di riposo per i ragazzi di Pioli, cui sicuramente non andrà così liscia contro il Liverpool, a tentare una difficile qualifica.
L’altra milanese era invece attesa ad una prova ben diversa in quel di Roma, quella giallorossa; questo perlomeno sulla carta, perché la realtà ha detto di un’Inter di un’altra categoria, capace di chiudere i giochi in un tempo, con buona pace di Mou e della sua banda.

Chi ha continuato la corsa è la Fiorentina, corsara nel derby dell’Appennino, contro un Bologna che voleva volare alto,a dovrà attendere un’altra occasione.
Occasione di cui approfitta la Juventus, ma non fare bottino pieno contro un Genoa incapace di un solo tiro in porta sarebbe stato davvero indegno di un gruppo che non è fuori dal tunnel, ma almeno sa approfittare di certe facili occasioni.

Nell’alternanza di situazioni continua il cammino della Lazio, vincente nella Genova sampdoriana, con Immobile che torna sui suoi livelli di campionato, mentre i doriani sono i soliti, ma qui la storia sarebbe lunga, troppo per lo spazio di questo articolo.
Il resto è la “pazzia” del derby veneto, con i lagunari che vanno sul 3-0, restano in dieci e buttano tutto in bocca a …. Giulietta! Il 4-3 finale è degno di un giallo, ma non serve Poirot per trovare il colpevole, ammesso sia uno solo.

Non vince lo Spezia, rimontato da un Sassuolo che gioca bene con le grandi ma frena quando l’avversario non è di Milano/Torino/Napoli ….
Continua invece la sua corsa l’Empoli, sotto di una rete contro un’Udinese che parte bene ma si squaglia spesso troppo prima del novantesimo.
Pari e patta invece a Cagliari, dove il Toro butta via l’ennesima occasione per intascare i tre punti; Juric è bravo a lamentarsi degli altri, ma l’allenatore non dovrebbe essere quello responsabile del livello fisico della propria squadra? Magari se i granata finiscono la “birra” ben prima di fine partita sarà colpa di Cairo, il “padre” di tutti gli accidenti granata, ma sulla “madre” avrei un po’ di candidature!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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