Una nuova colata di lava liquida è apparsa sull’isola di La Palma, nelle Canarie, causata dall’eruzione del vulcano Cumbre Vieja che in quasi due settimane ha emesso oltre 80 milioni di metri cubi di magma. Lo hanno fatto sapere le autorità, spiegando che il nuovo flusso si aggiunge a quello che si riversa nell’oceano Atlantico, formando una vasta piattaforma la cui superficie supera i 27 ettari e che continua a crescere.

Nel frattempo, il peggioramento della qualità dell’aria legata all’emanazione di gas tossici ha portato al confinamento di altre 3.500 persone sull’isola. Dall’inizio dell’eruzione, il 19 settembre scorso, la cenere sprigionata dal vulcano sull’isola di La Palma, alle Canarie, ha coperto un’area di 3.304 ettari. E’ quanto emerge dall’ultimo aggiornamento del sistema satellitare europeo di monitoraggio terrestre Copernicus.

Si dimezza la stima dell’area coperta dalla lava: passa da 709 a 367,3 ettari. Le Isole Canarie si trovano sulla placca continentale africana, che ‘galleggia’ sul mantello terrestre in direzione est. Circa 20 milioni di anni fa, la placca iniziò a passare sopra il ‘punto caldo’, che iniettò il magma. Il punto caldo è ancora sotto di loro ed è per questo che hanno vulcani attivi che li fanno crescere in estensione e in superficie.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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