“Due milioni di bambini sono stati costretti a lasciare l’Ucraina a causa della guerra. La situazione in Ucraina sta precipitando”. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Unicef, Catherine Russell. “Mentre il numero di bambini che fuggono dalle loro case continua a crescere, dobbiamo ricordare che ognuno di loro ha bisogno di protezione, istruzione, sicurezza e sostegno”.

I bambini rappresentano la metà di tutti i rifugiati della guerra in Ucraina, secondo l’Unicef e l’Unhcr. Oltre 1,1 milioni di bambini sono arrivati in Polonia, centinaia di migliaia stanno arrivando in Romania, Moldavia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca.

L’UNICEF è anche profondamente preoccupato per i bambini e le famiglie bloccati o impossibilitati a lasciare le zone accerchiate a causa dell’aumento dei rischi per la sicurezza e della mancanza di vie d’uscita sicure. Segnalazioni di gravi mancanze di cibo, acqua, riscaldamento e altri servizi di base continuano ad aumentare, sottolineando l’importanza di un accesso umanitario sicuro e senza limiti a tutte le aree del paese. Alcuni bambini che sono fuggiti dall’Ucraina sono ancora in grado di accedere al loro programma scolastico ucraino online.

Per altri, devono essere intraprese azioni collettive, anche da parte dei paesi che ospitano i rifugiati, per assicurarsi che la loro istruzione continui. Oltre all’opportunità di continuare a imparare, l’accesso all’istruzione dà anche ai bambini una certa stabilità, protezione e un senso di appartenenza in un periodo di incertezza. L’UNICEF continua ad aumentare la sua risposta in Ucraina e nei paesi che ospitano i rifugiati.

Questa settimana, l’UNICEF ha iniziato un programma di trasferimento di denaro umanitario per sostenere 52.000 delle famiglie più vulnerabili in Ucraina. Al 28 marzo 2022, l’UNICEF aveva inviato 114 camion che trasportano 1.275 tonnellate di forniture di emergenza per sostenere i bambini e le famiglie in Ucraina e nei paesi confinanti. 63 camion di forniture sono arrivati in Ucraina, e risponderanno ai bisogni di oltre 8 milioni di persone, compresi 2 milioni di bambini. Le forniture includono medicine e attrezzature mediche, vestiti invernali per i bambini, e kit igienici, scolastici, per lo sviluppo della prima infanzia e per il tempo libero.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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