Ha superato i 400 mila decessi il bilancio del Covid-19 in Europa. E’ quanto risulta dal conteggio L’Agence France-Presse Secondo il bilancio di Afp, l’Europa è la seconda area più colpita al mondo dalla pandemia con 400.649 morti in totale (e 17.606.370 contagi), dietro America Latina e Caraibi (444.026 morti, 12.825.500 casi). Negli ultimi sette giorni sono stati registrati più di 36 mila decessi (36.147), il bilancio settimanale più pesante dall’inizio della pandemia.

In totale, quasi due terzi dei decessi nella regione sono stati segnalati in Gran Bretagna (57.551 decessi, 1.589.301 contagi), Italia (53.677, 1.538.217), Francia (51.914, 2.196.119), Spagna (44.668, 1.628.208) e Russia (39.068, 2.242.633). Sempre guardando i numeri in valore assoluto (non parametrati al numero di abitanti) anche secondo la Johns Hopkins University in Europa il dato più alto quanto a decessi è quello del Regno Unito, seguito dall’Italia e dalla Francia.

Quanto ai contagi accertati, per la Johns Hopkins University, la Francia è il primo paese europeo con 2.248.209 casi. In Germania nelle ultime 24 ore si sono registrati 21.695 nuovi casi di coronavirus, che portano il totale a 1.028.089 dall’inizio della pandemia. I decessi sono 379 (totale 15.965), secondo i dati dell’Istituto Robert Koch.

Il lockdown parziale deciso dalle autorità tedesche potrebbe durare fino all’inizio della primavera se il numero delle positività al coronavirus non dovesse scendere: lo ha affermato il ministro dell’Economia tedesco, Peter Altmaier, avvertendo che il Paese ha “da tre a quattro lunghi inveri davanti a sé”. Altmaier, intervistato dal quotidiano Die Welt, ha sottolineato come non sia possibile porre fine alle restrizioni con un tasso di infezione superiore ai 50 casi per centomila abitanti.

La Germania ha imposto un lockdown “light” all’inizio di novembre, con la chiusura di bar e ristoranti mentre scuole e negozi sono invece rimasti aperti. Le misure hanno fermato l’aumento esponenziale della curva dei contagi, stabilizzandola ad un livello che tuttavia rimane elevato. Mercoledì scorso la Cancelliera Angela Merkel ha raggiunto un accordo con i governatori dei 16 Laender per prorogare le restrizioni fino almeno al 20 dicembre.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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