Ivan Jurić
Una partita ad agosto ha sulla stagione la stessa valenza di una rondine con la primavera; però è indubbio che è sembrato un trentaduesimo da uova di Pasqua date le sorprese che ne sono scaturite.
Siamo solo all’inizio e può succedere di tutto, le differenze di organico e di forma sono sottili, quando non azzerate; inoltre c’è sempre un mercato in pieno fermento e fino ad inizio settembre la possibilità di completare organici non tutti, o non del tutto già definiti.
Fuori le prime otto dello scorso campionato, è toccato a Verona, Torino, Sassuolo ed Udinese incontrare le formazioni salite dalla Serie C e qui sono iniziate le prime sorprese, financo clamorose.
Come definire infatti il 4-1 in trasferta con cui il Bari ha letteralmente demolito l’Hellas? Eppure i veronesi avevano iniziato con la rete del vantaggio, ma a fine primo tempo i galletti erano avanti, cosa difficilmente giustificabile con una precoce stanchezza.
Avvio non facile anche per il Torino, con grande parata del vituperato portiere granata, che si ripeteva anche ad inizio ripresa, quando però il Toro aveva già segnato; il 3-0 finale non avrà fatto ritrovare la parola a mister Juric, ma a volte il silenzio è meglio di una bruttissima gazzarra.
Come il Verona, anche il Sassuolo ha trovato sulla propria strada chi lo ha surclassato, ben al di là del 3-2 finale, con il portiere dei neroverdi a salvare almeno altre tre reti; i giovani fenomeni del Sassuolo hanno fatto una pessima figura, e la domanda da porsi è se il tutto dipende dalla scarsa forma, oppure dal fatto che il talento non sia poi quello dipinto con troppa magnanimità.
Infine l’Udinese, che batte di misura la Feralpi, ringraziando il proprio portiere, nettamente il migliore in campo, con una di quelle prestazioni in cui si dice abbia parato anche le mosche.
Empoli, Lecce e Salernitana, sono le altre sconfitte tra le formazioni di A, battute più o meno nettamente da Spal, Cittadella e Parma, giusto per aumentare le sorprese, nessuna fine a se stessa, ma come già detto, quasi normali in questo periodo.
Altra cosa da sottolineare è che il fattore campo non sia servito a fare la differenza, viste le sei vittorie in trasferta e sì che su certi campi non sia certo mancato il sostegno, numerico e vocale, per le formazioni di casa.
Nessuno in questo momento può dirsi preoccupato, almeno formalmente, ma è innegabile che alcune tra le sconfitte abbiano palesato problemi chissà quanto risolvibili sul mercato; le rose potranno migliorare, così come la forma, ma cosa dire, a pochi giorni dall’inizio del campionato di gente che dopo cinquanta minuti non si reggeva letteralmente più in piedi?
In chiusura non si può non parlare di arbitri, anche loro in rodaggio ed autori di prestazioni non sempre almeno sufficienti; miglioreranno con l’andare della stagione? Infallibili non si può diventarlo, ma che almeno si evitano le solite porcherie, dove sembra che a decidere siano le tre scimmie.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani  – Foto Lapresse
Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui