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Si chiama Furnace Creek e il nome è appropriato per uno dei luoghi più caldi della Terra dove viene misurata la temperatura della Valle della Morte, la zona desertica che si estende lungo parte del confine tra la California e il Nevada.

Secondo il servizio meteorologico nazionale americano (NWS) domenica si sono raggiuntii 128 gradi Fahrenheit, cioè i 53 gradi Celsius. Una temperatura rovente appena sotto il record assoluto che qui risale addirittura al 1913 quando la colonnina si fermò sui 134 gradi Fahrenheit (56,67 gradi Celsius). Un record vecchio di 110 annidella cui accuratezza molti meteorologi però dubitano.

Giovanna Ponce, ranger del parco della Death Valley in California ha spiegato le discrepanze tra i dati ufficiali e ciò che è apparso sul display ai numerosi turisti che hanno sfidato la canicola nella speranza di essere testimoni di uno storico nuovo record: “Il termometro dietro di me è di metallo. È esposto al sole, quindi segna un paio di gradi in più rispetto alla realtà. Ma mi piace vedere il termometro come una rappresentazione di ciò che sentiamo, stando qui sotto il sole, beh, fa decisamente caldo”.

Il termometro, quello ufficiale, si è fermato a qualche grado in meno anche rispetto ai massimi raggiunti di recente. Nel luglio 2021 e nell’agosto 2020, si sono registrati 130 gradi Farhenheit (54,4 gradi Celsius), ma entrambe le misurazioni sono ancora in attesa di conferma da parte degli scienziati.

Le temperature infernali della Death Valley arrivano nei giorni in cui un’ondata di calore estremo sta attanagliando l’ovest degli Stati Uniti come l’Europa e l’estremo oriente. In Italia siamo entrati nella terza ondata di calore. Un picco che arriva a pochi giorni dalla certificazione da parte di Osservatorio Copernicus e Nasa che il pianeta ha vissuto il giugno più caldo mai registrato e, secondo i dati preliminari dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), la prima settimana di luglio è stata la più calda di sempre con temperature superficiali del mare senza precedenti e un’estensione del ghiaccio marino ai minimi storici in Antartide.

A cura di Claudio Piselli – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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