I poliziotti della Squadra mobile di Bologna hanno eseguito quarantatré misure cautelari: trentuno custodie in carcere, tre arresti domiciliari e nove obblighi di dimora nei confronti di 35 italiani e 8 albanesi. L’accusa è di associazione per delinquere, aggravata dalla disponibilità di armi, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite.

L’operazione è il frutto d’indagini iniziate nella seconda parte del 2019 a seguito di alcune rapine a mano armata per le quali erano stati individuati un gruppo di pregiudicati residenti nel quartiere Barca. Grazie alle intercettazioni telefoniche, telematiche, sistemi di videosorveglianza e di localizzazione satellitari, uniti a numerosissimi e costanti servizi di pedinamento e osservazione, l’indagine è terminata nel 2021, con l’individuazione dei criminali e dei depositi in cui era custodita la sostanza stupefacente.

È emerso anche che il gruppo investiva rilevanti somme di denaro per acquistare hashish, cocaina e marijuana, stoccandola in abitazioni private, garage, cantine e locali, per poi distribuirla nel territorio grazie ad una fitta rete di spacciatori. I proventi erano intestati a persone vicine agli indagati e, con vari stratagemmi, sfruttando anche il gioco d’azzardo e le scommesse sportive, venivano “ripuliti” per poi essere depositati su conti bancari. Proprio sotto tale punto di vista è stato possibile procedere al sequestro dei conti corrente individuati come terminali dei ricavati illeciti dal traffico di droga, sui quali erano depositati circa un milione di euro.

Inoltre, sono stati sequestrati alla banda criminale 7 chili di cocaina, 70 chili di marijuana, 10 chili di hashish e nove pistole con svariate munizioni. Il direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato ha così commentato il brillante risultato ottenuto: “L’operazione portata a conclusione dalla Squadra mobile di Bologna, oltre che per il numero considerevole di soggetti indagati e tratti in arresto e per il rilevante traffico di sostanze stupefacenti interrotto, appare efficace per l’ingente quantitativo di capitali prodotti dalle attività illecite e sottoposti a sequestro a cura della DDA di Bologna, in forza delle indagini sviluppate dalla Polizia di Stato. Peraltro, il conseguente accertamento di raffinate tecniche di riciclaggio, coinvolgenti anche compiacenti esponenti del mondo delle scommesse, rappresenta i risultati di una strategia di attacco alle organizzazioni criminali che tende ad affiancare alle classiche investigazioni di polizia giudiziaria, accurate indagini patrimoniali finalizzate a privare dette figure criminali delle risorse necessarie per operare, e nel frattempo evitare l’inquinamento dell’economia legale”. 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

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