Gli Stati Uniti vogliono rubare alla Russia i suoi migliori scienziati. L’amministrazione Biden sta valutando una revisione dei requisiti di ingresso nel paese per i russi con master e dottorati in scienza, tecnologia, ingegneria o matematica ottenuti sia negli Usa che all’estero.

La proposta dell’amministrazione Biden è stata inviata giovedì scorso al Congresso come parte del pacchetto più ampio che richiede 33 miliardi di dollari di spesa per la guerra e sospenderebbe per quattro anni l’obbligo per gli scienziati che richiedono i visti di avere un datore di lavoro sponsor, eliminando uno dei maggiori ostacoli per i molti che cercano di andare a lavorare negli Stati Uniti.

Secondo quanto riportato da Blooomberg, un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale ha affermato che la proposta ha lo scopo di indebolire sia le risorse high-tech di Putin nel breve termine e di minare poi le possibilità di innovazione della Russia nel lungo periodo, oltre a rappresentare un beneficio diretto per l’economia e la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

In particolare, l’amministrazione Biden è interessata ai russi con un alto livello di esperienza nel campo dei semiconduttori, tecnologia spaziale, sicurezza informatica, produzione avanzata, informatica avanzata, ingegneria nucleare, intelligenza artificiale, tecnologie di propulsione missilistica e altre aree scientifiche ad alta specializzazione.

Il New York Times riporta che sono circa 1.800 i russi che hanno ottenuto lo status di residente permanente legale negli ultimi anni prima della pandemia sulla base di una classificazione degli immigrati riservata a professori che abbiano conseguito risultati eccezionali, ricercatori e professionisti in campi avanzati, che abbiano ricevuto una ‘sponsorizzazione’ dal datore di lavoro.

Anche con l’ultima proposta, tutti i candidati dovrebbero comunque soddisfare altri requisiti, tra cui un processo di controllo della sicurezza.

Konstantin Sonin, un economista dell’Università di Chicago, ha twittato il 7 marzo “che più di 200.000 persone sono fuggite dalla Russia negli ultimi 10 giorni. Un esodo tragico che non si vedeva da un secolo”.

Una condanna alla guerra in Ucraina arrivò già il 14 marzo scorso con un documento firmato da da 4 mila fra insegnanti, accademici, studenti, laureati e personale della prestigiosa Università statale ‘Lomonosov‘ di Mosca, la più antica della Russia.

Un rapporto di Interfax, citando una stima dell’Associazione russa per le comunicazioni elettroniche, ha affermato che sarebbero tra 70.000 e 100.000 gli specialisti di tecnologia dell’informazione che potrebbero provare ad emigrare ad aprile.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui