E’ successo giovedì scorso, 11 gennaio a Torino, nel parco pubblico di Via Cigna, luogo in cui “troppo spesso” si verificano tali atti delinquenziali, e senza che la Polizia locale garantisca la dovuta presenza e sorveglianza.

La Capogruppo di Fratelli d’Italia era nel sito, con altre persone per un servizio fotografico, mirato ad evidenziare la situazione di degrado del parco, quando è stata prima insultata e poi “picchiata” da due “individui” .

La dichiarazione della Marino: “Non vi nego di aver passato un brutto quarto d’ora. A seguito di alcuni scatti all’interno del parco due individui, uno di origine centro africana e una donna probabilmente tossicodipendente, inizialmente si sono avvicinati con fare minaccioso, dopodiché l’uomo si è scagliato contro di me cercando di portarmi via il telefono, ma per fortuna senza riuscirvi, in quanto sono riuscita a reagire tempestivamente con l’aiuto dei due cittadini. Mi sono state proferite parole alquanto discutibili come ti ammazzo, sei una p… di m…, italiana di m… ti faccio male, qui non devi venire, guardati le spalle prima o poi ti facciamo male, stai attenta“.

Ha inoltre denunciato: “Come capogruppo di Fratelli d’Italia continuo a non capire per quale motivo nonostante le innumerevoli segnalazioni effettuate circa questo parco pubblico, siamo dovuti arrivare a una colluttazione con i frequentatori di questo parco, che da tempo lo hanno trasformato nel luogo dell’illegalità pensando di essere loro gli esclusivi proprietari dello stesso. Vorrei porre un piccolo quesito ai perbenisti di sinistra, coloro a cui da tanto fastidio la parola straniero. I quali recitano sempre la solita canzoncina falsa e ipocrita, utilizzando parole come comprensione, inclusione, tolleranza e rieducazione, mi piacerebbe chiedergli che cosa vogliano educare in questi animali, con tutto il rispetto per gli amici a quattro zampe, e mi piacerebbe ancor di più sapere qualora avessero toccato il proprio padre la propria figlia o la propria moglie se la loro reazione sarebbe stata la stessa, ne dubito.” 

Per la cronaca è giusto ricordare che la Marino subì già una “pesante aggressione” nel giugno 2021, mentre con suoi collaboratori era intenta ad allestire un gazebo per raccogliere le firme contro la delinquenza e il degrado nel quartiere Barriera di Milano e dove ripotò ferite ed escoriazioni giudicate guaribili in venticinque giorni.

Auspichiamo che tale “violenza” trovi spazio nelle “candide” anime dei sinistroidi che predicano che l’allarme sicurezza è solo nelle morbose fantasie della destra!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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