Direttamente dalla tribuna dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Donald Trump, con la sua inconfondibile arte oratoria, ha dichiarato che in caso di attacco da parte della Corea del Nord, gli Stati Uniti “la distruggeranno completamente” per potersi difendere.

Trump non ha usato mezze parole per descrivere la minaccia del regime di Pyongyang. Un regime che definisce “suicida”, ridicolizzando il suo leader Kim Jong-un che chiama “Rocket Man”, l’uomo missile.

Oltre ai commenti riservati alla Corea del Nord, il tycoon ha travolto verbalmente anche tutti quei governi che – dall’Iran al Venezuela, passando per Cuba – mettono a suo giudizio in grande pericolo la comunitĂ  internazionale. Sarebbero il “male” contro cui combattere. Il discorso di Trump non ha avuto troppo successo: pochi applausi e silenzi imbarazzanti.

Nel testo scritto dal consigliere e stratega Stephen Milller, Trump ricorda a tutti che l’aria che tira ora è diversa: alla Casa Bianca non c’è piĂą Barack Obama, e la nuova dottrina è quella dell’America First.

Lui – promette davanti ai potenti del mondo – la porterĂ  avanti senza tentennamenti. “Metterò sempre l’America al primo posto e difenderò sempre gli interessi americani. Lavoreremo sempre con gli alleati – cerca di rassicurare – ma non si potrĂ  piĂą approfittare di noi”: dai trattati commerciali all’accordo di Parigi sul clima, passando per il contributo Usa alle principali organizzazioni internazionali, Onu compresa.

Insomma, proprio il discorso giusto da fare durante l’assemblea generale dell’Onu…

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui