Il Codacos affila le armi proponendo agli azionisti della Cassa di Risparmio di Cesena di costituirsi in modo coeso come parte civile nel processo penale che si aprirà a breve nei confronti dei dirigenti della banca. Per ottemperare ai tempi stabiliti dalla legge e raccogliere tutte le adesioni, il presidente dei consumatori, Bruno Barbieri, ha organizzato per domani alla Biblioteca Malatestiana, un’assemblea pubblica che si svolgerà dalle ore 16 alle ore 19.

In questa occasione a chi si assocerà al Codacos versando la somma di 2 euro, verranno distribuiti gli atti di nomina di persona offesa nonché l’istanza per ottenere dalla banca tutti i documenti necessari per poter verificare la regolarità degli acquisti; il tutto riconducibile ad una costituzione di parte civile che avverrà nella prima udienza del processo penale a carico di alcuni ex dirigenti dell’istituto cesenate.

L’obiettivo – spiega – Barbieri è quello di recuperare le somme perse da ciascun azionista, che in caso di condanna degli ex dirigenti, potrà ottenere il pagamento di quanto dovutogli a titolo di risarcimento del danno, sia dagli imputati che verranno condannati sia dalla stessa Cassa di Risparmio di Cesena tenuta a pagare in qualità di ex datore di lavoro di questi funzionari.

Secondo il parere del Codacos, l’azione collettiva in sede penale presenta molti vantaggi rispetto all’azione civile, quella su cui si sta concentrando il comitato dei risparmiatori, fondato da Davide Fabbri e Franco Faberi. Il primo obiettivo è quello di ottenere il risarcimento del danno entro un anno, cosa diversa in sede civile dove occorrono almeno tre anni.

Il direttore editoriale

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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