…. chi saranno i più votati del “reame”?

Ovvero, andremo presto alle urne, non solo per le Elezioni Regionali, laddove scadono i mandati, o salterà il Governo e quindi l’appuntamento sarà anche con le Politiche, ben prima del 2023?
Se fossimo in Conte non scommetteremmo sul 2023, anche perchè, come già per il Governo giallo-verde, anche quello giallo-rosso pare nulla più che un’unione “forzosa”, o se vogliamo di poltrone; bisticciare un giorno sì e l’altro pure, qualunque sia l’argomento, quanto riuscirà a far durare un fidanzamento bislacco e male assortito per pensieri opere ed …. omissioni?

Gli stellati, si sa, hanno basato la loro vita sul “tutto sbagliato, tutto da rifare” di bartaliana memoria, fino a …. fino a quando il mazzo è passato in mano loro e si sono trovati a dover dare le carte e lì sono cominciati i problemi, o meglio, i giravolta di chi, tanto per cambiare, predicava in un modo e razzola in ben altro, con un blocco totale delle infrastrutture, veti più o meno logici su qualunque delle opere pubbliche da far partire, aumento considerevole di quei costi della politica che proprio loro hanno sempre criticato, oltre alla solita italica abitudine di favorire gli amici degli amici!

A questo si aggiunga la colossale porcheria del Reddito di Cittadinanza, che ha portato loro voti, ma di tutto quello che doveva creare, cosa ha invece prodotto oltre ai costi? Voti, voti e basta, e complimenti al fatto che ne beneficino molti che invece manco dovrebbero aver avuto i requisiti anche solo per la domanda, o i mafiosi ed i delinquenti vari, erano “giusti” soggetti? ed i posti di lavoro? Quelli chi li vuole (e chi glieli cerca) visto che si può stare comodamente sul divano di casa e ricevere l’assistenza dello Stato? Ma chi va a lavorare per 5/600 euro quando la stessa cifra gli finisce in tasca con il Reddito?

Ed il Pd? Ha fatto probabilmente lo stesso ragionamento che è stato in precedenza di Salvini: noi facciamo un accordo politico, poi tanto questi non sanno fare due più due se non con la calcolatrice, e qualche Ministro o ex Ministro manco quello, così in breve prendiamo la palla in mano e facciamo e disfiamo a nostro piacimento tutto quanto ….

Con Salvini sappiamo com’è andata e con il Pd …. è solo questione di tempo, perchè va bene che gli stellini la faccia l’hanno già persa (su dichiarazioni fasulle e cambi di idee in corsa), ma e vogliono avere un domani che non sia solo di “vaffa”, qualcosa devono pur riuscire a produrre, sia su Atlantia o altro poco importa.

Elezioni perciò a breve? Magari entro l’anno? Certo molto dipenderà anche da una eventuale recrudescenza della pandemia, che pare sopita ma mica è svampata, salvo che si vada a votare comunque, così muore ancora un po’ di gente, e chi si è visto si è visto.

Sicuramente da nove elezioni uscirà una maggioranza diversa, o meglio, un Governo diverso, nel colore e nell’impostazione, che poi vada più d’accordo degli ultimi due sarà da vedere, perchè di galli nel pollaio ce ne sono diversi, maschi e femmine, giovani ed anziani, tutti con le stimmate del potere appiccicate e quando ci sarà da governare vedremo quanto riusciranno a fare davvero di diverso dalle chiacchiere e dai proclami.

Perchè in Italia, destra o sinistra o chi che sia, non c’è nessun partito che può sedersi sugli scranni del potere senza dover fare i conti con chi magari in Parlamento ci è entrato per il rotto della cuffia, ma poi è determinante per la conta dei voti e …. nel dettare le proprie condizioni!

Salvini ritiene di poter governare? Bene, però anche i suoi numeri non sono quelli giusti ed il giorno che siederà sulla poltronissima, dovrà anche lui fare i conti con chi lo dovrà sostenere e certamente aver a che fare con la Sora Giorgia non sarà un passeggiata, anzi, così come con il Cavaliere, non più lucidissimo, ma che il potere mica sarà così contento di delegarlo a scatola chiusa, e spesso i prezzi, in politica, sono da oreficeria di gran lusso, o mi sbaglio?

L’estate cosa porterà politicamente parlando? E’ già l’ora di consultare lo specchio delle brame, che sia la Regina a farlo o uno dei sette nani?

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Ansa

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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