Sento la nostalgia del passato, memore di 84 anni di A.C. Cesena, dove a guidare la società di calcio con lo stemma del cavalluccio voluto dal Conte Rognoni al Gambero Rosso di Cesenatico, a due passi del suo al capanno di pesca, nel consiglio plenario bianconero erano seduti intorno ad un mezzo tavolo con tre gambe, solo romagnoli audaci, gente contadina, ortofrutticoli e commercianti di tessuti.

E per averla letta e vissuta tutta mi sento quasi prigioniero del Vangelo, di una eucarestia dove persino alcuni preti con il gonnellino chiedevano di alzare i cuori ai fedeli, per i miracoli della squadra che correva all’ippodromo intorno alle stalle dei cavalli da trotto.

Due sport diversi, ma che nel tempo sono cresciuti insieme tagliando il nastro di traguardi impensabili. Da una parte il Cesena fino a MAGDEBURGO e il Campionato Europeo al SAVIO.

Storie colorite di rosa che diverse generazioni hanno vissuto e sentono dentro le proprie anime. Ma la storia non è sempre stata idilliaca dal giorno in cui i bianconeri hanno iniziato la pedata alla vecchia Fiorita. Ci sono state promozioni da sradicare anche le piante dove salivano i tifosi più accaniti, ma si sono susseguite pure amare retrocessioni per la gioia degli stregoni uniti ai gufi della notte.

Il calcio è come una proiezione di un film dove si alternano scene sentimentali, a quelle che provocano un forte dispiacere.

Oggi, nel giorno di Pasqua tutto è compiuto, Toscano e i suoi ragazzi, battendo anche se stessi, ogni record, sono saliti in serie B. Merito di un legame indissolubile fuori e dentro dal Manuzzi.

Non c’è un romagnolo in società che ha guidato la squadra al credo del RISORGEREMO… Peccato, ma onore agli americani che hanno saputo investire con saggezza e togliere di mezzo i rami secchi, come questo sport richiede, perché chi si mette troppo in mostra o si autosostiene a ragione di convenienza, perde la partita ancora prima di averla iniziata.

Oggi si festeggia anche al Mare, il cavalluccio è tornano a sorridere come 43 anni orsono e nuota danzando nell’eleganza della serie B. Tutti si sono accorti ora della potenza del Cesena, della sua mirabile tifoseria, linfa incessante, compreso i quotidiani e le TV nazionali. Un fatto dovuto come richiede ogni favola a lieto fine.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui