È l’uomo più in forma e si vede. Wout van Aert concede il bis, e dopo aver vinto a Privas la quinta tappa del Tour de France mette in carniere anche la settima, con una volata di forza sul traguardo di Lavaur. Il corridore belga, trionfatore allo Strade Bianche e alla Milano-Sanremo, mette in fila il norvegese Edvald Boasson Hagen e il francese Bryan Coquard; quarta piazza per l’altro transalpino Christophe Laporte, quinto il belga Jasper Stuyven.

Chiude ottavo il vincitore del Tour 2019, il colombiano Egan Bernal, nono la maglia gialla, Adam Yates. In questa tappa molto movimentata il britannico resta leader con 3” sullo sloveno Primož Roglič, ma si toglie dalle ruote l’altro sloveno Tadej Pogačar, giunto al traguardo con 1’10” di ritardo assieme ad altri corridori importanti.

Terzo in classifica generale diventa il francese Guillaume Martin a 9”; quarto Bernal a 13” assieme agli altri colombiani Nairo Quintana, Miguel Angel Lopez e Rigoberto Uran, all’olandese Tom Dumoulin, e ai francesi Romain Bardet e Thibaut Pinot. Settima tappa della Grande Boucle di avvicinamento ai Pirenei. Si corre da Millau a Lavaur per 168 chilometri. Frazione con due Gran premi della montagna di terza categoria e uno di quarta, con gli ultimi 44 km leggermente ondulati.

In avanscoperta vanno il francese Cosnefroy (molto attivo in questa prima settimana, sempre in cerca di punti per la classifica scalatori) e lo svizzero Schär. Ripresi, il francese si aggiudica comunque i punti del GPM della Côte de Luzençon.
Il plotone si spezza e molti velocisti, tra cui Kristoff ed Ewan, vincitori rispettivamente della prima e della terza tappa, restano attardati.

Il primo attacco individuale è quello di Thomas de Gendt, che transita per primo sul Col de Peyronnenc; il belga prende 45” di vantaggio, ma viene riassorbito quando mancano 35 km al traguardo.

Il gruppo si frammenta ulteriormente, la maglia gialla resta nel gruppetto dei primi, ma perdono contatto Pogačar, Mollema, Porte, Landa, Chaves, Carapaz, Caruso, van Avermaet, Aru, Trentin, Colbrelli, Oss, Formolo. Tra le curiosità di tappa, in un tratto in discesa il tedesco Emanuel Buchmann ha stabilito il nuovo record di velocità del Tour, arrivando a 96,3 km/h.

Domani i Pirenei.
Ottava tappa da Cazères-sur-Garonne a Loudenvielle per 141 km, con due salite di prima categoria (Menté e Peyresourde) e una “hors catégorie”, i 1.755 metri del Port de Balès, 11,7 km di ascesa con una pendenza media del 7,7%. Non c’è però l’arrivo in salita, anzi, dopo il Peyresourde ci sono 11,5 km di discesa.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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