Pietro Labriola A.d. Tim

In un’era tutta digitale anche il gruppo TIM investe nel futuro per sostituire le vecchie cabine telefoniche, con quelle che oggi vengono definite stazioni intelligenti, un progetto innovativo in ogni città che offriranno ai clienti nuovi servizi telematici sul meteo, sulle partenze di aerei e treni, ma anche sulla sicurezza dei cittadini o turisti.

Infatti nel più ampio progetto sul gender gap, sono state pensate anche come un presidio di sicurezza attraverso uno speciale tasto ‘Women+‘ che in tempo reale collega ad un servizio di supporto con un operatore per segnalare, gestire ed assistere la persona che ne faccia richiesta. L’avvio del progetto inizierà in Lombardia nella metropoli di Milano, dove saranno progressivamente installate circa 450 postazioni per poi estendersi a 13 principali città per 2.500 cabine.

La Tim del futuro “passa dalla rassegnazione al coraggio, perchè non dobbiamo aver paura di sbagliare ma di stare fermi“. Lo ha detto l’ad Pietro Labriola intervistato da Riccardo Luna all’Italian Tech Week. Questa è la nuova immagine all’interno mentre quella che proietta all’esterno, prosegue il manager, “è quella di un’azienda leader e significa una grande responsabilità“. Il business di Tim, prosegue, “si sta evolvendo in varie direzioni e oggi costruire reti in fibra ottica è molto simile a fare una rete di alta velocità o un’autostrada“. Le cabine che cambiano “sono un simbolo, Tim era un’azienda proiettata sul passato ora guarda al futuro” ma Labriola non pensa di avere una ricetta che valga per tutti e per tutti i paesi. “Ogni nazione ha delle caratteristiche di mercato differenti ma di sicuro il business si sta evolvendo“. Sul mercato delle tlc ha pesato la duplicazione delle reti, e il riferimento a Open Fiber è chiaro anche se non viene mai citato l’altro operatore wholesale. Labriola accenna poi alla necessità di avere alle spalle un azionariato forte che la sostenga finanziariamente, soprattutto per la Netco.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

 

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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