Jannik Sinner ha vinto il torneo Atp 500 di Vienna, battendo in finale il russo Daniil Medvedev. È la seconda volta consecutiva che l’azzurro ha la meglio sul n.3 al mondo, dopo il successo a inizio del mese nel torneo di Pechino che l’ha portato al quarto posto del ranking mondiale.
Ci sono volute tre ore e quattro minuti di battaglia a Jannik Sinner per aver ragione di Daniil Medvedev per vincere il decimo titolo in carriera alla tredicesima finale. Sinner ha vinto col punteggio di 7-6, 4-6, 6-3 e a Vienna si è preso una patente di campione. È numero 4 del mondo, è l’italiano con più partite vinte in una sola stagione. È un giocatore consapevole di quel che vale, e fa tutta la differenza del mondo. Da incorinciare l’abbraccio finale con Darren Cahill, con il preparatore Giacomo Naldi, entrato a febbraio nel team, e con suo padre. I tre hanno garantito a Sinner i progressi tecnici raggiunti nel lavoro quotidiano con l’australiano e il coach che guida il progetto di squadra, Simone Vagnozzi; i miglioramenti fisici, atletici, che fanno da base alla maggiore completezza tecnica e all’accresciuta sicurezza con cui Jannik ricorre a colpi prima per lui innaturali.
La gioia di Sinner – “È stata una lotta fisica e mentale. Ho giocato bene nel primo set, sono riuscito a rientrare quando lui era avanti di un break. Nel secondo set lui ha cercato di allungare gli scambi e ha avuto la meglio, nel terzo ho avuto tante palle break e sono riuscito a sfruttarle. Sono contento di come ho gestito il match“. Così Jannik Sinner a caldo dopo la vittoria in tre set su Daniil Medvedev nella finale del torneo Atp 500 di Vienna. “Questa partita è tra le cinque più belle della mia carriera – aggiunge il 22enne altoatesino, numero 4 del mondo -. Giocare finali è speciale, soprattutto contro Daniil con cui ho perso tante volte. La vittoria a Pechino mi ha dato fiducia, ma stavolta è stato completamente diverso ma sono contento di come mi sono adattato“.
A cura di Roberto D’Orazi – Foto Getty Images