30 agosto 1999. Ore 16.00. Alla porta del teatro suona un attore e cantante cesenate che conoscevo di fama anche se di lui non avevo nessun ricordo visivo.

Nell’accoglierlo, mi sono sentito chiamare per nome: “Tu sei Marco Benazzi, hai fatto le elementari dalle Suore della Sacra Famiglia e hai una sorella maggiore”.

Questo fu il primo impatto che ebbi con Paolo Montevecchi, artista che ho poi avuto occasione di apprezzare e stimare e con il quale, da quel giorno, ho iniziato un periodo di scambi culturali che si svolgevano in teatro, quando teneva i suoi laboratori teatrali o quando, più semplicemente, passava per lasciarmi materiale pubblicitario riferito ai suddetti corsi.

In quel periodo stava lavorando ad un pezzo da presentare a Sanremo legato alla figura di Luigi Tenco il cui titolo era “Su questo palco”, canzone che fu scartata forse perché rischiava di riaprire una ferita che, a distanza di oltre trent’anni, non si era ancora rimarginata.

Ricordo che gli donai il testo scritto da Mario Luzzato Fegiz dedicato alla morte del cantautore di Cassine e questo mio gesto lo colpì particolarmente. Ho poi seguito tutto il suo percorso artistico ed ebbi l’onore di conoscere anche il suo inseparabile gatto “mangiacapelli”, il quale apparve da dietro un cespuglio un giorno in cui il bisogno di una figura amica, seppur pelosa e a quatto zampe, era indispensabile.

Peraltro, in quell’occasione, mangiacapelli mi si avvicinò e cominciò a guardarmi e ad ascoltare attentamente la mia voce per poi andarsene tranquillo a sonnecchiare su di una poltrona.  Pare che con altre persone quel micio avesse reazioni meno composte. Ora che Paolo si è fuso con l’infinito, sento un dolore profondo dovuto alla consapevolezza che sul palco della vita non riuscirò più a vederlo. Quando la notizia mi ha raggiunto, da un messaggio inviatomi da un amico comune, stavo leggendo l’elenco di tutti gli artisti che riposano al cimitero del Verano a Roma. Tra questi c’è anche Vittorio Gassman che Paolo aveva eletto come suo maestro. Buon viaggio, Paolo.

A cura di Marco Benazzi – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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