È in discussione l’ordine mondiale, il conflitto russo-ucraino ha portato alla luce una sempre più stretta osmosi fra le dimensioni internazionale e interna della minaccia. È una realtà in rapido cambiamento, un cambiamento accelerato dall’invasione russa. La sfida è quella di giocare in anticipo facendo proiezioni sugli scenari futuri in quelle che sono le aree più rilevanti per la sicurezza nazionale: Balcani, Mediterraneo, Africa. Non vi sono più confini, la minaccia è globale. Il mondo dell’intelligence deve affrontare sfide planetarie“. Così il Direttore Generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), Elisabetta Belloni alla presentazione della ‘Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza’

Zelensky sollecita l’avvio dei negoziati per l’adesione all’Unione europea“Un anno fa, nel quinto giorno della guerra su larga scala, abbiamo presentato la domanda di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Abbiamo ottenuto la candidatura. Quest’anno è il momento di decidere l’avvio dei negoziati di adesione. È con l’Ucraina che il maestoso progetto di un’Europa pacifica, libera e unita sarà completato. Siamo insieme nella lotta, e quindi saremo insieme nella vittoria. Viva l’Europa. Viva la libertà”: lo scrive oggi su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Stoltenberg: dopo la guerra rafforzeremo le difese ucraine“La cosa importante adesso è sostenere l’Ucraina” anche se “nessuno può sapere quando finirà la guerra. Ma quando terminerà dobbiamo garantire che una situazione di questo tipo non si ripeta mai più. Quindi dovremo rafforzare le difese dell’Ucraina per impedire che la Russia non possa invaderla nuovamente”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel punto stampa con la prima ministra finlandese, Sanna Marin.

Ucraina: Usa, la Cina è chiaramente dalla parte di MoscaLa Cina si è “chiaramente” schierata dalla parte della Russia ed è stata “tutt’altro che un onesto mediatore” negli sforzi per portare la pace in Ucraina: lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price in una conferenza stampa, come riferisce il Guardian. Sebbene la Cina abbia “tentato di mantenere questa parvenza di neutralità”, ha fornito alla Russia “sostegno diplomatico, sostegno politico, sostegno economico, sostegno mediatico”, ha detto Price ai giornalisti.
Kiev: bombe russe su Kherson questa mattina, un mortoUna persona è stata uccisa e un edificio residenziale è stato distrutto durante i bombardamenti russi di questa mattina sulla città di Kherson, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak.

Kiev: Bakhmut non è ancora circondata dalle truppe russe“Bakhmut non è ancora circondata dalle truppe nemiche e se ci ritiriamo da ogni insediamento sotto tale minaccia, possiamo perdere molto”: lo ha detto in un’intervista ai media ucraini il segretario del Comitato per la sicurezza nazionale, Roman Kostenko, sottolineando che la decisione finale su questa città sarà presa dalla leadership militare. “Ad essere onesti, non ricordo affatto che durante la guerra abbiamo preso decisioni politiche riguardo al campo di battaglia. Questa è una necessità militare e comprendiamo che, in primo luogo, Bakhmut è il nostro territorio e, in secondo luogo, Bakhmut non è ancora circondata – ha detto -. E se ci arrendiamo in ogni città solo quando l’accerchiamento è minacciato, possiamo perdere molto. Dobbiamo combattere fino alla fine e spremere tutto ciò che possiamo”. Secondo Kostenko “i combattimenti continueranno… Sono sicuro che questa è una decisione militare e i nostri comandanti lo sanno. Parlo con molti militari di diversi livelli. L’opinione è divisa, ma è l’opinione militare. Qualcuno dice ‘ritiriamoci in posizioni più vantaggiose’ e qualcun altro, come alcuni dei nostri leader, dice ‘al contrario, ora va bene, possiamo infliggere il massimo delle perdite al nemico in quest’area e avanzare ulteriormente’. Questa è una decisione militare”, ha concluso.

Kiev: tre attacchi russi nella regione di SumyLe truppe russe hanno bombardato nella notte le comunità di Seredyna-Buda, Khotin ed Esman nella regione di Sumy. Lo ha riferito il servizio stampa dell’amministrazione militare regionale di Sumy sul suo canale Telegram, secondo Ukrinform. “La scorsa notte, i russi hanno bombardato le comunità di Seredyna-Buda, Khotin ed Esman. Sono stati registrati trentasei colpi”, afferma il rapporto. Secondo le prime informazioni non ci sarebbero vittime.

Lukashenko atteso in Cina per visita di Stato di 3 giorniIl presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin, è atteso a Pechino oggi per l’avvio di una visita di Stato di tre giorni, che giunge mentre aumentano le tensioni geopolitiche per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La Cina afferma che la visita è una “opportunità per promuovere l’ulteriore sviluppo della cooperazione a tutto tondo tra i due Paesi”, ma giunge in un momento in cui crescono le preoccupazioni che la Cina stia considerando l’ipotesi di fornire assistenza militare alla Russia, cosa che, secondo le autorità degli Stati Uniti, comporterebbe gravi conseguenze. La Cina ha definito le accuse degli Stati Uniti una campagna diffamatoria, affermando di essere impegnata a promuovere i colloqui di pace e accusando Washington e i suoi alleati di aver alimentato il conflitto fornendo all’Ucraina armi difensive. “Gli Stati Uniti non hanno il diritto di puntare il dito sulle relazioni tra Cina e Russia. Non accetteremo in alcun modo le pressioni e le coercizioni statunitensi”, ha dichiarato lunedì la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, durante il briefing quotidiano.

Russia: esplosioni nella notte, a fuoco raffineria RosneftEsplosioni sono state udite la notte scorsa nella città russa di Tuapse, nella regione di Krasnodar, seguite da un incendio in una locale raffineria del colosso petrolifero controllato dal governo russo, Rosneft: lo riporta Ukrainska Pravda, che cita alcuni canali Telegram del Paese. “C’è stata un’esplosione alla raffineria di petrolio di Tuapse, poi una seconda, le finestre delle case vicine sono saltate, non è chiaro cosa stia bruciando ma sembra si tratti di fusti di petrolio”, si legge in uno dei messaggi. Le autorità locali hanno confermato sul social network VK che c’è stata un’esplosione nella raffineria, aggiungendo che non c’è “alcun motivo di preoccupazione”. Secondo l’agenzia di stampa RIA Novosti, un drone sarebbe stato avvistato sull’area prima dell’incendio.

Russia: riaperto scalo di S.Pietroburgo dopo l’avvistamento di un oggetto non identificatoE’ stato riaperto pochi minuti fa l’aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo. Lo fa sapere una fonte alla Tass.  Secondo il sito d’informazione russo Baza la chiusura era stata disposta dopo l’avvistamento di un oggetto non identificato, forse un drone, e aerei da combattimento erano stati inviati per indagare, ma queste notizie, al momento, non hanno trovato conferma.

Kiev: respinti 60 attacchi russi nelle ultime 24 oreL’esercito ucraino ha respinto 60 attacchi russi in cinque aree nel nord-est e nell’est del Paese nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano della situazione sul campo di battaglia. Lo riporta il Kyiv Independent. Gli attacchi sono stati respinti vicino a Kupiansk, nella regione di Kharkiv, e nei pressi di Lyman, Bakhmut, Adviika e Shakhtarsk, nel Donetsk. Inoltre, nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno effettuato otto attacchi missilistici, 32 raid aerei ed hanno lanciato oltre 85 attacchi con sistemi missilistici a lancio multiplo. Le forze russe hanno anche bombardato gli insediamenti di Tymonovychi e Berylivka nella regione di Chernihiv; Starykove, Brusky, Buvalyne, Kruzhok, Manukhivka, Atynske, Porozok nella regione di Sumy; e Chervona Zoria, Veterynarne, Strilecha, Hatysche, Vovchansk e Vovchanski Khutory nella regione di Kharkiv. Da parte sua, l’aeronautica ucraina ha abbattuto 11 droni Shaded di fabbricazione iraniana e un drone Zala di fabbricazione russa. 

Il Giappone congela beni di 39 personalità russeIl Giappone ha deciso di congelare i beni di 39 individui e 73 organizzazioni russi per il loro ruolo nell’incasione dell’Ucraina. L’ha reso noto il ministero degli Esteri di Tokyo.Le sanzioni sono state imposte, tra gli altri, al viceministro della Difesa Viktor Goremykin e ad alti funzionari dell’amministrazione presidenziale russa Alexander Kharichev e Boris Rapoport.Il capo dell’intelligence ucraina: “Armi cinesi a Russia? Non risulta”.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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