Tu leggi le formazioni di Brasile e Croazia affiancate e quando arrivi agli attaccanti, da una parte hai Neymar e dall’altra Petkovic; la prima cosa che ti viene in mente è che nove contro dieci i croati torneranno a casa, sicuro!

Il gioco conferma le tue opinioni, con i verde-oro a fare la partita ed i biancorossi che si affidano soprattutto al loro portiere, uno che già contro il Giappone ha dimostrato di essere bravo e con nervi saldi.
Il Brasile però non sfonda, si arriva ai supplementari ed i carioca si ricordano di saper fare sparire il pallone e Neymar infila, finalmente, la porta avversaria.

I giochi paiono fatti, il Brasile rallenta, gigioneggia, mentre i minuti che passano diminuiscono le speranze croate, pur se Modric e compagni si ricordano di essere vice campioni del mondo, mica dei frilli!

Proprio il capitano ruba palla in mezzo al campo, la fuga, due compagni che vanno come i treni, un pallone al bacio messo in area ed eccolo il prode Petkovic, che gira in porta, una deviazione ed Alisson che si allunga come fosse Tiramolla, senza però evitare che il pallone finisca in fondo al sacco!

Tutto da rifare il primo quarto del mondiale ed il tempo che non basta per evitare i rigori, la “lotteria” che tutti vorrebbero evitare, terribile ed incerta, senza un favorito, perché può segnare uno scarpone e sbagliare il migliore al mondo.

La lotteria non passa per Brasilia e non c’è poi così tanto da stupirsi, né dalla solita “leggerezza” brasiliana e meno che mai dal passaggio dei croati, vice campioni del mondo mica per scherzo e pronti a giocarsela nuovamente sino in fondo, perché il centravanti non sarà un fenomeno, ma ….

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Getty Image

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

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