Un personaggio straordinario nel panorama calcistico nazionale, Sor Carletto o sor Magara per via del suo spiccato accento romanesco. Spegne 84 candeline Carlo Mazzone, tifoso della Roma sin dall’infanzia, e proprio da ragazzino trascorre le giovanili con i giallorossi prima dell’esordio in serie A nel 1959 dopo un’esperienza con il Latina.

Una stagione con la Roma alternata dal prestito alla Spal, Siena ed Ascoli dove trascorre nove anni, per concludere la carriera di mediano, 11 reti al suo attivo, prima del passaggio da calciatore ad allenatore.

E’ proprio sulla panchina che mister Mazzone ottiene la maggior parte dei successi. Ben 795 presenze in Serie A, un record assoluto. Inizia ad Ascoli poi Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara e Cagliari prima di ritornare a Roma, dove lascia un segno indelebile per aver lanciato nel mondo del pallone Francesco Totti.

Terminata l’avventura in giallorosso altre esperienze, soprattutto al Bologna e al Brescia. Con le Rondinelle resterà nella storia la corsa sotto la curva dell’Atalanta, nel derby tra il suo Brescia e l’Atalanta del 30 settembre 2001. Al “Rigamonti” di Brescia la squadra di Mazzone si trovava in svantaggio per 3-1 nel primo tempo. Gli ultras atalantini, forti del vantaggio, lo insultarono per tutta la gara mettendo a dura prova la sua resistenza. Al 30′ della ripresa Roberto Baggio segnò il 2-3: ” “Se famo er terzo vengo sotto ‘a curva” tuonò Sor Magara.

E arrivò il terzo gol, sempre ad opera del divin Codino, su punizione. Partì immediatamente la corsa incontenibile di Mazzone a pugno chiuso, urlando frasi irripetibili mentre il suo vice Leonardo Menichini e soprattutto Cesare Zanibelli, dirigente accompagnatore, provavano senza successo a frenarlo.

Oggi Sor Carletto, anzi, nonno Carlo, è sbarcato su Twitter grazie all’aiuto del nipote Alessio.
Il “battesimo” social del tecnico romano è avvenuto con due foto, la prima con la maglia dell’Ascoli, squadra in cui ha militato prima da giocatore, poi da allenatore, la seconda di famiglia, con moglie e nipoti.

Dopo poche ore l’account dell’ex tecnico ha raggiunto oltre 3500 follower. E per ringraziarli Mazzone ha postato un’altra foto in cui lo si vede in tenero atteggiamento da nonno con la nipote in braccio e poi due video: il primo con Totti e il secondo con Guardiola che ricorda: “Mazzone è stato il più forte di tutti. E’ una persona per bene che merita il meglio. Non scorderò mai quanto mi ha aiutato in un momento duro della mia carriera, quando sono arrivato a Brescia”.

articolo a cura di Franco Buttaro – Foto Vittorio Calbucci arch. storico

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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