Gli incendi boschivi che da settimane bruciano in Australia hanno provocato una nuova vittima e intanto si prevedono condizioni “catastrofiche” alla periferia di Sydney, oltre 5 milioni di abitanti, e temperature fino a 47 gradi.

Il capo del governo di South Australia, Steven Marshall, ha confermato la morte di una persona a Charleston, alle porte di Adelaide, la seconda in due giorni in una zona dove sono bruciati circa 40.000 ettari. L’incendio ha anche distrutto almeno quindici case e causato una perdita “molto importante” di bestiame, ha aggiunto Marshall, secondo il quale pero’ questa e’ “solo la punta dell’iceberg”. Nella zona, in poche ore sono rimasti feriti 23 vigili del fuoco.

Nel frattempo, in un altro Stato, il Nuovo Galles del Sud, il piu’ colpito dagli incendi e dove e’ in atto lo stato di emergenza, le autorita’ si preparano ad affrontare le condizioni “catastrofiche” create dall’ondata di caldo nella zona ovest di Sydney. Quella che e’ la citta’ piu’ grande del Paese e’ circondata da roghi che bruciano alla sua periferia boscosa, alcuni a poco piu’ di 100 chilometri dal centro abitato: a preoccupare sono in particolare gli incendi di Gospers Mountain, circa 200 chilometri a nord-ovest, e quello di Green Wattle Creek, circa cento chilometri a sud, dove giovedi’ sono morti due vigili del fuoco e altri tre sono rimasti feriti.

Quello di Gospers Mountain e’ il piu’ grande degli incendi in Australia, con circa 4.400 chilometri quadrati interessati, un’area equivalente alla meta’ della superficie di Puerto Rico. “Prevediamo condizioni molto difficili”, ha avvertito la premier del Nuovo Galles del Sud, Gladys Berejiklian. “Le condizioni sono catastrofiche e qualsiasi incendio puo’ diventare rapidamente molto pericoloso”. In una cittadina, Bargo, gli abitanti sono stati evacuati.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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