Kouame risponde a Milik, Jovic sbaglia un rigore, così Fiorentina e Juventus non vanno oltre un 1-1 nel primo dei tre anticipi della quinta giornata di Serie A. Ai bianconeri, autori di una prestazione molto difensiva, non basta il secondo gol di fila del neo acquisto polacco, mentre i viola si mangiano le mani per il rigore fallito dal serbo, che stando al risultato finale avrebbe garantito tre punti pesantissimi ai suoi. Invece la squadra di Italiano e quella di Allegri si prendono entrambe il terzo pareggio stagionale, salendo rispettivamente a quota 6 e 9 punti in classifica.

La Juventus, come nelle due precedenti partite, è passata in vantaggio subito, stavolta non con Vlahovic – rimasto in panchina per 90′ – ma con il suo sostituto Milik, bravo a sfruttare un cross di Kostic che ha sorpreso tutta la difesa viola. Il polacco ex Napoli si è fatto trovare libero sotto porta e ha portato avanti i suoi.

L’errore degli ospiti, come con la Roma, è stato però quello di non chiudere la partita: clamorosa la chance sprecata da McKennie, che anziché tirare da ottima posizione mette in mezzo, rimediando solo un angolo. E proprio da quell’angolo nasce il pari della Fiorentina: è il 29′, ripartenza da manuale con Kouame servito sul filo del fuorigioco da Sottil e poi cinico davanti a Perin.

Il centrocampo juventino, che ha visto l’esordio di Paredes, ha faticato sotto la fisicità di Amrabat, con l’ex Psg che ha anche commesso fallo di mano in area al 42′. Dopo consultazione al Var, l’arbitro Doveri concede il penalty, si presenta Jovic dagli undici metri, ma Perin  sfodera un super riflesso e sporca il suo destro angolato sul palo. Provvidenziale, il portiere juventino, oggi il migliore in campo tra i suoi.

Christian Kouame esulta dopo aver realizzato il gol 1-1 LaPresse Christian Kouame esulta dopo aver realizzato il gol 1-1

All’intervallo dentro subito per la Juve De Sciglio per Di Maria, con avanzamento in fase offensiva di Cuadrado. Poco dopo l’ora di gioco i due allenatori provano a cambiare le sorti della gara dalla panchina: da una parte dentro Mandragora e Ikonè per Maleh e Kouame, dall’altra fuori Kostic, molto deludente, e Cuadrado, per Kean e Miretti.

L’inerzia della partita però non cambia, Fiorentina che cerca con maggior insistenza la via del gol e la Juve che provava ad agire in ripartenza. I viola hanno dominato nel possesso palla – al fischio finale sarà di oltre il 60% -, nei calci d’angolo e nei cross ma la difesa guidata da un impeccabile Bremer ha retto. A tre minuti dalla fine Amrabat prova a rompere gli indugi dalla distanza, ma trova sulla sua strada ancora un grande Perin. E’ l’unica e ultima vera chance da gol di un secondo tempo che alla fine consegna un punto a  testa.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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