Le reti nel secondo tempo di Osimhen e Petagna consentono al Napoli di espugnare il Penzo e di portarsi a -1 dall’Inter (che ha una gara in meno) a 6 giorni dallo scontro diretto del Maradona.

Lotta come puo’ ma alla fine e’ costretto ad alzare bandiera bianca il Venezia, fermo a quota 18 e in piena zona retrocessione dopo il sorpasso operato dal Cagliari. Finita l’emergenza Covid, Zanetti ritrova la rosa al completo (out solo Vacca) e punta sull’inedito tridente composto da Johnsen, Okereke e Nani.

Osimhen torna tra i titolari di Spalletti che ancora deve fare a meno di Anguissa e Koulibaly, impegnati fino alla fine in Coppa d’Africa, e di Lozano, vittima di una lussazione alla spalla subita nell’ultimo match con il suo Messico. Un minuto di silenzio (contestato dalla curva locale) per onorare la memoria dell’ex presidente di Venezia e Palermo Maurizio Zamparini, e si parte.

Proprio sui piedi del 9 nigeriano del Napoli la prima chance per i partenopei, ma la chiusura provvidenziale di Caldara impedisce ad Osimhen di prendere lo specchio della porta. Deboli e tra le braccia di Lezzerini le conclusioni di Zielinski e Insigne, molto bella invece la trama offensiva che porta al tiro Politano: palla di poco alta sopra la traversa. Dall’altro lato non impensieriscono i tentativi velleitari di Ebuehi e Cuisance su punizione.

Prima dell’intervallo una chance importante per entrambe le squadre: Osimhen da posizione decentrata colpisce il palo esterno, Okereke sprinta sulla sinistra, rientra e calcia trovando l’opposizione di Ospina. Ancora il portiere del Napoli si sdraia in avvio di ripresa per bloccare la stoccata da fuori di Crnigoj poi qualche attimo di apprensione in campo per uno scontro fortuito tra Ebuehi e l’arbitro Mariani.

Al 50′ il terzino dei lagunari e il direttore di gara sbattono testa contro testa e rimangono a terra per qualche minuto. Dopo l’ingresso dei sanitari (entrambi i protagonisti hanno perso del sangue) il gioco riprende al 55′: Ebuehi in campo con un turbante, Mariani medicato per una piccola ferita all’orecchio. Quattro giri di lancette piu’ tardi e il Napoli trova il gol. Splendido cross dalla destra di Politano, stacco imperioso di Osimhen che svetta tra Ebuehi e Caldara e batte Lezzerini.

Nel finale gli azzurri provano ad addormentare la partita e il Venezia timidamente cerca un episodio per arrivare al pari. Nel recupero extra large i lagunari rimangono in 10 per un fallaccio di Ebuehi su Mertens (cartellino inizialmente giallo diventa rosso dopo la review al Var) ma hanno un’occasione con Henry che pero’ colpisce debolmente di testa. All’ultimo respiro, in contropiede, Petagna chiude i conti con un tap in sotto porta sulla conclusione di Mertens respinta da Lezzerini.

La Sampdoria domina il Sassuolo e vince 4-0 con i gol degli ex Caputo e Sensi, di Andrea Conti e Antonio Candreva.
Prestazione impeccabile della squadra di Giampaolo che la risolve giĂ  nel primo tempo, chiudendola nella ripresa anche grazie a un super Wladimiro Falcone. Brutto passo falso invece per gli uomini di Dionisi, sempre fermi a 29 punti. La gara si mette subito sui binari sbagliati per gli ospiti, che subiscono un uno-due letale nei primi 7 minuti di gioco.

Al 5′ Caputo raccoglie un cross e batte con freddezza Consigli grazie a un preciso tiro al volo, complice una fase difensiva neroverde a dir poco rivedibile, come conferma anche il secondo sigillo blucerchiato. Passano infatti circa 120 secondi e l’uomo piĂą atteso del mercato sampdoriano si sblocca, dando seguito al bolide vincente rifilato in Coppa Italia con la maglia dell’Inter: si tratta ovviamente di Sensi che ribatte in rete una respinta corta di Consigli dopo il tiro di Gabbiadini.

Proprio quest’ultimo smorza almeno per un attimo il sorriso alla tifoseria del Ferraris: il motivo riguarda un infortunio che sembra poter tenere fuori l’attaccante almeno per qualche partita, in attesa degli esami strumentali al ginocchio. C’è spazio dunque per un altro neoacquisto, ovvero Vladyslav Supryaga.
Appena prima del duplice fischio, Raspadori si vede respinto il suo tiro da posizione ravvicinata, da un ottimo Falcone.

Nella ripresa il trend della contesa non cambia con Candreva oggi capace di inventare a piacimento per i suoi compagni. Proprio dal suo destro arriva il terzo gol firmato da Andrea Conti al 63′ con un inserimento e destro al volo vincente. Prova quantomeno a ridurre il gap il Sassuolo, ma al 66′ Berardi trova l’opposizione sempre di Falcone su un calcio di punizione quasi perfetto. Nel finale le chance non mancano ai neroverdi, ma è ancora la Samp a marcare il tabellino con un rigore siglato da Candreva al 91′ per il 4-0 finale.

Finisce 0-0 al Dall’Ara e Bologna ed Empoli si tengono alla larga dalla zona retrocessione.
Gara piacevole e piena di emozioni che consegna un punto per parte a due squadre che non si sono risparmiate in nessun momento. Partita particolare per l’Empoli che dopo l’addio di Ricci, trasferitosi al Torino, passa alla storia per essere la prima societa’ italiana a far esordire in serie A un nazionale neozelandese, Liberato Cacace.

L’inizio della gara e’ per i toscani. All’8′, da posizione ravvicinata, Pinamonti tenta la conclusione a rete, ma Skorupski si fa trovare pronto e neutralizza il tentativo dell’ex Inter. Scampato il pericolo, il Bologna prova a interrompere l’egemonia avversaria con Soriano che in area calcia sul palo piu’ lontano, ma Vicario respinge in tuffo e salva il risultato. I padroni di casa guadagnano coraggio e, al 35′, Arnautovic decide di mettersi in proprio. Dalla distanza, l’attaccante austriaco calcia di potenza col destro; Vicario è battuto ma il pallone si infrange contro la traversa.

Prima dell’intervallo è l’Empoli torna a rendersi pericoloso: al 43′, dalla destra, Stojanovic serve in area Bajrami che, defilato, sorprende Skorupski con un delizioso pallonetto indirizzato sul palo piĂą distante, ma la conclusione del nazionale albanese finisce sul fondo.

Nella ripresa l’Empoli prova subito a imporsi ma, al 52′, Schouten mette i brividi a Vicario dalla distanza: il pallone finisce alto sopra la traversa. La risposta dell’Empoli non e’ immediata e, solo al 68′, la squadra di Andreazzoli torna ad affacciarsi in zona d’attacco: splendido cross basso di Bajrami per Verre che, con uno scavetto, manda fuori giri Skorupski ma senza inquadrare la porta.

Il Bologna arretra il proprio baricentro e l’Empoli prova ad approfittarne con Di Francesco che, al 75′, dal limite dell’area, ci prova con un tiro a giro che scheggia il palo esterno della porta avversaria, nell’ultima azione da gol di una partita piacevole nonostante lo 0-0 finale.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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