Si spacca il parlamento e fa insorgere i magistrati, ma c’è anche chi difende il ddl sulla riforma della Giustizia voluta dal ministro NORDIO.
Per il giurista Sabino Cassese si tratta di “una riforma che merita apprezzamento, in qualche punto troppo timida”. “Sopprime un reato indicato in forma poco precisa – ha spiegato – stabilisce il rispetto della vita privata delle persone indagate e non indagate, circonda di garanzie la custodia preliminare, perché non diventi una minaccia, cerca di evitare il “naming and shaming”.
A cura di Elisabetta Turci – Foto ImagoEconomica