Quando i due americani Aiello e Lewis come avventurieri sono atterrati in Romagna, allo stesso modo di quando Cristoforo Colombo con le sue tre caravelle scoprì fatalmente gli Stati Uniti, il 20 dicembre del 2021 si presentarono alla città e dissero senza remore in modo spontaneo, che avevano acquistato il Cesena per un progetto serio e non per business.

Questi due uomini d’affari, durante il primo giorno d’incontro con gli ex soci per il passaggio delle quote societarie, dentro il tempio del “Dino Manuzzi”, con esplosivi sorrisi, riversarono alla stampa, ai tifosi, le loro buone intenzioni per rilanciare il blasone del cavalluccio in tempi brevi.

Oggi ci chiediamo se quelle stesse intenzioni così propositive sono identiche alle fiches di quando si entra in un casinò e da accanito giocatore si tenta la fortuna in una sola sera per cambiare vita!

E ancora quale sarebbe, attualmente l’idea, per rilanciare il Cesena FC ad alti livelli con una buona gestione economica, visto che Aiello avrebbe deciso di mettere in vendita la società?

Più che di progetto rivolto all’aiuto concreto per il cavalluccio rimasto dietro i nastri di partenza, pare di capire che siamo vicini ad un’omissione di soccorso, se ci fosse un riscontro reale durante questa telenovela, che francamente ha stancato e sta offendendo i padri fondatori del club nato nel lontano 1940.

A Cesena sta venendo a mancare lo stile “gessato” di come si gestisce una società di calcio, sono lontanissimi i giorni di Dino MANUZZI, di Edmeo LUGARESI che con dirigenti competenti sono stati in grado di competere con le grandi società della serie A.

E, se penso che sia il Feralpisalo’ e il Lecco da questa sera sono in serie B con un investimento che rasenta i 3 milioni di euro a testa, allora significa che nelle stanze dei bottoni vi sono dirigenti competenti che hanno parlato poco e agito concretamente con quello che passava il convento. A Cesena bisogna continuare a pregare per uscire dal purgatorio!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Vittorio Calbucci

 

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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