Con il punteggio di 26-14 l’Italrugby è stata battuta oggi dalla formazione scozzese.

Una sconfitta che sa di beffa, visto che l’Italia ha avuto nel finale la chance di vincere la partita ma senza riuscire a sfondare il muro difensivo eretto dagli scozzesi.

La nazionale azzurra colleziona così la quinta sconfitta consecutiva in altrettanti match nel torneo Sei Nazioni, avendo perso anche contro Francia, Inghilterra, Irlanda e Galles e si aggiudica il premio virtuale del “cucchiaio di legno”, poco ambito riconoscimento che l’Italia ha “conquistato” 14 volte, al pari della Francia.

L’Italia parte bene, tiene nel ping pong tattico e costringe più volte la Scozia al fallo nel punto d’incontro.

Allan sbaglia il primo calcio, non il secondo e porta in vantaggio gli Azzurri. La squadra di Townsend risponde con un’azione continuata, rinuncia ai pali e alla fine colpisce con Van der Merwe, che con un tuffo da acrobata marca alla bandierina.

L’Italia risponde subito, gran placcaggio di Nicotera e Riccioni forza il tenuto: Allan segna il 5-6.

I successivi 15 minuti sono un assalto scozzese: prima in rimessa, poi in mischia, la squadra di Townsend insiste nel tentativo di portare a casa la marcatura pesante.

Il pacchetto azzurro soffre, Riccioni cede più di una volta e al 28’ paga con un giallo. I padroni di casa con l’uomo in più riescono a colpire: Kinghorn salta Fusco con un una bella finta e segna il 12-6.

Nel momento più difficile, Fischetti prende in mano la mischia azzurra e guadagna un calcio fondamentale che permette ai suoi di tornare in attacco: l’azione sfuma per un in avanti di Ruzza su passaggio non perfetto di Iachizzi, ma permette comunque di far passare il tempo in 14.Nel finale la Scozia resiste all’ultimo assalto azzurro, contrattacca a sfiora la meta con una grande azione nella quale tutti i trequarti toccano il pallone. Gesi salva miracolosamente su Kyle Steyn a 2 metri dalla linea di meta e il primo tempo termina sul 12-6 per i padroni di casa.

Nella ripresa la Scozia parte in quarta. Recupera il pallone con una controruck all’altezza dei 10 metri italiani, si porta nei 22 con un calcio di punizione e con un un’altra azione prolungata va a segnare con Kinghorn, che è bravo ad attaccare la linea e segnare il 19-6.

Crowley cambia tanto: dentro i due piloni Zani e Ceccarelli, gli avanti Niccolò Cannone, Zuliani e Pettinelli e il mediano Alessandro Garbisi.

Gli Azzurri accelerano e un bel calcetto di Paolo Garbisi manda in meta Allan alla bandierina: 19-11. Il mediano di Montpellier riporta gli azzurri sotto break subito dopo con il calcio del 19-14.

Il finale è un assalto dell’Italia, che guadagna un altro calcio di punizione in maul. Gioca alla mano, va vicinissima più volte alla marcatura prima con Zuliani, poi con Alessandro Garbisi. A 30 secondi dalla fine un in avanti di Pettinelli vanifica l’ultima azione degli Azzurri.

Il match però finisce con la beffa: la Scozia gioca la mischia dai propri 5 metri, attacca con Van der Merwe al largo e serve Kinghorn che vola in mezzo ai pali per il 26-14, punteggio con il quale finisce il match.

A cura di Televideo – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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