Ricercatori britannici hanno fatto un passo avanti nella conoscenza dei misteriosi casi di epatite che colpiscono i bambini piccoli: hanno scoperto che la grave condizione del fegato era collegata alla azione congiunta di due virus comuni, ma non al coronavirus.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha segnalato finora almeno 1.010 casi di questa malattia, di cui 46 hanno richiesto trapianti e 22 sono stati i decessi. Teorie precedenti erano incentrate su un picco di infezioni da adenovirus comunemente riscontrate dietro i casi.

Ma in due nuovi studi condotti in modo indipendente e simultaneo in Scozia e a Londra, gli scienziati hanno scoperto che un altro virus, l’AAV2 (virus adeno-associato 2) ha svolto un ruolo significativo ed era presente nel 96% di tutti i pazienti esaminati.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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