“Oggi è un giorno storico per il nostro Paese” nella lotta alla pandemia, “perché il Regno Unito diventa il primo Paese al mondo ad aver approvato un antivirale contro il Covid-19 che può essere assunto a casa”. Così Sajid Javid, ministro della Sanità del governo di Boris Johnson, nel primo commento a caldo alla formalizzazione del via libera dell’agenzia britannica del farmaco (Mhra) – dato oggi in anticipo su tutti – all’uso della pillola anti Covid “molnupiravir” realizzata dal colosso farmaceutico americano Merck.

Si tratta di una medicina destinata a “cambiare le cose per i pazienti più vulnerabili e immunodepressi, ai quali questo trattamento rivoluzionario potrà essere prescritto presto”, ha dichiarato Javid. Il governo della Gran Bretagna, dove dall’inizio della pandemia si sono contati circa 140.000 morti e dove i contagi alimentati dalla variante Delta hanno ripreso a viaggiare nelle ultime settimane a circa 40.000 al giorno, seppure con un impatto molto meno grave su decessi e ricoveri rispetto alle ondate pre-vaccini della pandemia, si è finora assicurato 250.000 confezioni della pillola, contro le 50.000 di un Paese europeo di più o meno pari grandezza come la Francia.

Uno strumento ritenuto fondamentale a Londra per contribuire – assieme alle vaccinazioni, in particolare alle terze dosi booster già in via di somministrazione sull’isola a tutti gli over 50, ai vulnerabili e al personale sanitario o dei servizi sociali – per provare a contenere l’effetto del rimbalzo stagionale dei contagi sulle ospedalizzazioni senza ripristinare il grosso delle restrizioni: revocate in Inghilterra (mascherina obbligatoria inclusa) fin dal 19 luglio con un vasto consenso popolare e di opinione pubblica.

Reazioni – “Siamo pronti a fornire consulenza agli Stati membri dell’Unione Europea affinché possano rendere disponibile la pillola anti-Covid molnupiravir di Merck (Msd fuori da Usa e Canada) per l’uso di emergenza”, anche “prima di un’autorizzazione all’immissione in commercio” Aic formale. Lo spiega Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell’Agenzia europea del farmaco Ema, nel corso del periodico aggiornamento per la stampa. Sull’antivirale orale molnupiravir l’Ema ha già avviato la procedura di revisione continua rolling review. “Studi analizzati nell’ambito della revisione ciclica – sottolinea Cavaleri – suggeriscono che questo trattamento può ridurre la capacità del c Sars-CoV-2 di replicarsi nell’organismo, prevenendo il ricovero o la morte nei pazienti Covid-19”.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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