Cambiano i tempi, vanno e vengono i musicisti, cambia persino la denominazione, ma dal 1928 ad oggi, quando si parla di musica popolare da ballo, di liscio, il primo pensiero va a loro, ai “CASADEI”.

Da Secondo, colui che nel 1928 fondò la propria orchestra, al nipote Raoul, che a metà degli anni sessanta entrò nel gruppo e nel 1971, alla morte dello zio, ne prese le redini, lanciandola ancora di più in ambito nazionale con la partecipazione anche al Festival di Sanremo, al Festivalbar e Disco per l’Estate, fino a Mirko, figlio di Raoul, che guida oggi quella che, mescolando Big Band e spiaggia, è diventata una “Beach Band “.

L’Orchestra Casadei è sempre stata sinonimo di musica ballabile, allegra, quella che accompagna le splendide vacanze romagnole, anche se ha allargato i propri confini, come già detto, sia in manifestazioni canore di livello nazionale, che con tour che hanno toccato tutto il territorio italiano ed addirittura accompagnato il Giro d’Italia del 1976, con esibizioni serali di grandissimo successo.

Tra le canzoni scritte ed interpretate dai Casadei, la palma principale va naturalmente a “ROMAGNA MIA”, scritta dal maestro Secondo e divenuta popolarissima nel 1954 anche grazie a Radio Capodistria, che la trasformò in un vero e proprio tormentone.

Romagna e Sangiovese, Un bès in biciclèta, La mia gente, Io cerco la morosa, Il valzer degli sposati, Ciao mare, Simpatia, Romagna capitale, La mazurka di periferia, Tavola grande, Giramondo, sono altri pezzi forti della storia dell’Orchestra Casadei, un’istituzione romagnola, anzi, un’istituzione della musica italiana.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Casadei Arnaldo

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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