Credo e ritengo che tornare a parlare e a scrivere due righe sulla tragedia che il 14 giugno 2023, giorno in cui trovò la morte il piccolo Manuel a Casal Palocco, sia più che doveroso!
Per la cronaca ricordiamo che il bimbo è stato privato della vita, per il comportamento indegno di un ventenne, certo Matteo Di Pietro, facente parte del gruppo “Theborderline“, che alla guida di un Suv Lamborghini, noleggiato per una “assurda” impresa (guidare ininterrottamente per 48 ore e più a folle velocità nei centri urbani) finalizzata ad essere proposta sui “social” per aumentare il numero dei “followers”, che ha centrato ad oltre 120 km orari la vettura in cui viaggiava con la mamma e la sorellina in una zona dove il limite previsto e indicato è di 50 km ora.
Ora, grazie ad “incomprensibili leggi buoniste”, alla difesa avuta, al patteggiamento della pena (4 anni e 4 mesi)  e l’aver già scontato circa 7 mesi di “arresti domiciliari” non farà un solo giorno di carcere, eppure l’accusa era di “omicidio stradale aggravato“!
Riporto la frase pronunciata dalla mamma di Manuel: “Mi aspettavo che sarebbe finita in questo modo” e quella del padre: “Grazie a voi che avete pregato per il nostro piccolo, strappato a questo mondo infame”.
Semplicistica e banale invece la dichiarazione di chi ha “ucciso” il piccolo Manuel: “Provo dolore!”
 
Tra meno di due anni ce lo ritroveremo per le strade a “giocare” con la vita altrui pur di crearsi visibilità e questo grazie alla giustizia democratica!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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