I Soloni o meglio i “Santoni” della Commissione Europea, che finalmente manderemo a casa a giugno prossimo venturo, esperti in tutto, il che normalmente significa in “nulla” , dopo aver letto attentamente i contratti e gli accordi con le Multinazionali che si prodigano a proporre o meglio “imporre” certi loro prodotti – vedi vetture elettriche – farina di grillo – carne  (per così dire) coltivata – cosa questa che danno fare anche troppo bene, visto che li tocca personalmente –  con contratti che spesso vengono “segretati”, ancora una volta chiudono la porta in faccia alla nostra Italia.
Ci siamo forse permessi di “violare una direttiva europea” in quanto è stato posto nel nostro Paese l’impedimento di produrre “carne sintetica/coltivata” (che della carne avrà forse solo l’odore e chimicamente il sapore)?
Il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, ha voluto precisare: “La chiusura della procedura significa che questa legge è serenamente in vigore. Ma la chiusura comporta che sia stata definitivamente accertata, da parte della Commissione europea, la compatibilità della legge con i principi del diritto della Ue in tema di mercato interno. Diversamente, la Commissione avrebbe proceduto con un parere circostanziato, a prescindere dalle modalità di notifica. Non ci sarà pertanto nessuna procedura di infrazione, né richiesta all’Italia di abrogare la legge. La Commissione chiede solo di essere informata sull’applicazione della legge da parte dei giudici nazionali”.
Ovviamente l’opposizione, ovvero la “sinistra” si esprime in modo ben diverso e vediamo alcune osservazioni:
  • Il Movimento 5 Stelle, tramite i suoi esponenti alle Camere afferma: “Sulla carne coltivata avevamo ragione noi: la legge che per il nostro governo era d’avanguardia, è morta ancor prima di nascere. Allo stato attuale, vieta una cosa che non è ancora stata autorizzata e dunque è perfettamente inutile. Ma nel momento in cui la carne coltivata dovesse ricevere l’ok della Ue, la legge sarà inapplicabile”
  • Il PD, tramite il suo capogruppo nella Commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, sottolinea: “Stavolta è il capotreno dell’Unione Europea a fermare il convoglio del ministro Lollobrigida e a rispedire al mittente la legge bluff sulla carne coltivata. Una figuraccia internazionale che l’Italia avrebbe potuto evitare. È stata imposta al Parlamento una legge che non ora è inapplicabile, sulla quale presumibilmente interverranno i tribunali e si attiverà un procedimento oneroso di infrazione”
  • +Europa, rappresentata dal suo Segretario Riccardo Magi, asserisce: Lollobrigida ha fatto una legge per vietare la carne coltivata ma alla fine l’unica cosa che è stata vietata è la legge di Lollobrigida. Era prevedibile che finisse così, non si provi a dire che l’Ue è brutta e cattiva: il divieto alla carne coltivata era e resta una norma ideologica, antiscientifica, antieuropea e illiberale. E infatti hanno vinto la scienza e il diritto”
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Non dimentichiamo però che proprio in questi giorni gli “AGRICOLTORI” di tutta la UE stanno manifestando sia nei loro stati di appartenenza, tra l’altro con il totale assenso di tutti i cittadini, sia a Bruxelles, dove le dimostrazioni hanno preso un vero “carattere” di rivolta. Le Forze dell’Ordine hanno perfino circondato il Parlamento Europeo con il filo spinato!
Hanno forse paura?
Gli “AGRICOLTORI” chiedono solo riforme adeguate che consentano loro di mantenere vivo il loro lavoro e la difesa dei prodotti, quelli veri, non quelli chimici, che gli Europarlamentari vogliono imporci, travisando le nostre abitudini alimentari per discutibili interessi.
Auspichiamo che gli “AGRICOLTIORI”, con il nostro “globale” sostegno, ne escano vincitori e che non lascino nulla di intentato a costo di tenere in scacco tutta la città di Bruxelles!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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