Un’idea decisamente fuori dall’ordinario quella avuta da un’imprenditrice russa, Svetlana Zolotaya, che ha deciso di aprire a Mosca una caffetteria per gli obesi.

Il nome del locale sarà “Zhirtrest” (industria lavorazione grassi) e saranno ammessi soltanto uomini e donne con un peso corporeo dai cento chili in su.

Per entrare bisognerà farsi pesare sulla bilancia e l’usciere segnerà, per ogni cliente, il peso all’entrata e all’uscita della caffetteria. La differenza di peso, in base al consumo, potrà essere monetizzata oppure per il controvalore monetario potranno essere richiesti altri piatti, anche da portar via.

Nel menù ci saranno solo cibi grassi e ipercalorici, nessun piatto dietetico e la cucina sarà esclusivamente russa. Gli investimenti previsti ammontano a 250 mila dollari e il recupero totale degli investimenti avverrebbe nel giro di due anni.

Il primo locale sarà lanciato nel maggio prossimo. L’iniziativa è stata accolta favorevolmente dal pubblico generale, ma le persone obese russe non sono rimaste entusiaste. Il presidente dell’Associazione dei grassoni russi, Serghej Nazarov, ha comunicato che i suoi affiliati boicotterebbero la caffetteria “a causa del nome offensivo”. Secondo Nazarov, il nome dovrebbe essere più nobile, ad esempio “Porthos il Moschettiere”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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