Mps crolla in Borsa. Intorno alle 16.50 il titolo è sceso a 17,36 euro, con un calo teorico del 32,13%. Dopo un avvio di settimana ottimista per il raggiungimento delle condizioni necessarie per poter lanciare l’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro lunedì 17 ottobre, una volta che le attese positive sono state confermate da un comunicato ufficiale il titolo della banca senese ha iniziato a indebolirsi e a perdere progressivamente terreno, con diverse sospensioni per eccesso di ribasso.

I termini dell’aumento fissati dal Cda sono fortemente diluitivi: la banca di Rocca Salimbeni stamani ha annunciato l’emissione di 1.249.665.648 azioni da offrire in opzione agli azionisti  al prezzo di sottoscrizione di 2 euro per ciascuna nuova azione, nel rapporto di 374 ogni 3 azioni Mps possedute. Il controvalore massimo dell’offerta sarà quindi di 2.499.331.296 euro. Il prezzo di sottoscrizione incorpora uno sconto pari al 7,79% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Terp).

Il lancio effettivo dell’aumento da lunedì avvia anche l’iter per l’uscita di almeno 3.500 dipendenti dal gruppo il prossimo 30 novembre, anche se la platea dei richiedenti è superiore alle 4mila unità. La diffusione dei termini dell’aumento, con la garanzia del consorzio per oltre 850 milioni, non è stata accolta bene in Piazza Affari.

Il via libera da parte della Commissione della Consob, presieduta da Paolo Savona, è l’ultimo tassello perché il 17 possa iniziare l’iter dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi. Intanto si definisce la schiera di investitori che parteciperà all’aumento. Oltre ad Algebris dell’imprenditore Davide Serra, da anni in buoni rapporti con l’amministratore delegato Luigi Lovaglio, si ipotizza la partecipazione dell’imprenditore francese Dumont, già azionista Creval quando alla guida della banca lombarda c’era il top manager lucano, sbarcato a Siena nel febbraio scorso. Axa sarà con tutta probabilità il maggiore investitore privato con una partecipazione che potrebbe superare i 150 milioni dopo che l’altro potenziale anchor investor, Anima, ha rivisto nettamente al ribasso il suo impegno che non dovrebbe superare i 25 milioni.

“L’andamento della sottoscrizione per l’aumento di capitale di Banca Monte dei Paschi, è una notizia  positiva per la Toscana e per il Paese”. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, sintetizza così la sua valutazione  sull’operazione di ricapitalizzazione dell’Istituto senese, ad oggi interamente garantita. “E’ di grande importanza – prosegue Giani – l’impegno che vede protagoniste istituzioni autorevoli come le Fondazioni bancarie della  Toscana, che già hanno manifestato la loro disponibilità a partecipare all’aumento di capitale, ma è in generale da sottolineare la prospettiva che a investire su Banca Mps siano soggetti di assoluta credibilità e autorevolezza, toscani e non, in grado di dare forza al  disegno strategico che punta a preservare e a gestire l’identità del  Monte”. “Un buon segnale – conclude Giani – per la banca, per il territorio e  per il sistema economico-finanziario toscano e italiano”.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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