Il gradino più basso del podio è dei ragazzi di Zlatko Dalic. E’ il “più basso”, ma equivale pur sempre a una medaglia e certifica che la Croazia resta tra le corazzate mondiali dopo il secondo posto di quattro anni fa. Alla nazionale a scacchi bastano le due reti siglate nel primo tempo da Gvardiol e Orsic (gol da campione di biliardo) per conquistare la medaglia di bronzo. Il Marocco agguanta subito il pareggio con Dari, ma nella ripresa non riesce più a bucare la porta difesa da Livakovic.

Croazia festeggia il terzo postogettyimages Croazia festeggia il terzo posto

Nella prima frazione biancorossi subito avanti, al 7′, con uno schema su punizione concluso di testa da Gvardiol. Il pareggio dei nordafricani guidati da Regragui arriva appena due minuti dopo, sempre sugli sviluppi di una  punizione e sempre da parte di un difensore centrale come Dari. Nel finale, al 42′, un gran gol di Orsic riporta avanti la Croazia spezzando l’equilibrio che aveva dominato il match fino a quel momento. L’attaccante della Dinamo Zagabria pennella un tiro a giro perfetto che colpisce il palo e si insacca alle spalle di Bounou.

Nella ripresa il Marocco prova a pareggiarla, anche se decimato – soprattutto in difesa – dagli infortuni muscolari. Occasioni da una parte e dell’altra. La più ghiotta per i rossoverdi capita a una manciata di secondi dal triplice fischio del qatariota Al Jassim: è il 96′ quando En-Nesyri colpisce di testa e il pallone va di poco alto. Niente da fare per l’attaccante del Siviglia, niente supplementari per i Leoni dell’Atlante. Resta un grande Mondiale, quello messo in bacheca dal Marocco, prima nazionale africana ad arrivare in una semifinale del torneo; prima nazionale a catalizzare il tifo dell’intero mondo arabo (e dei tifosi di tutto il mondo desiderosi di schierarsi per la formazione-“sorpresa”).

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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