Due fenomeni naturali hanno travolto il Molise, questa volta in concomitanza: il gelo e le scosse di terremoto.

Il presidente della Regione, Paolo Frattura, ieri mattina ha diramato il suo invito ai sindaci dei comuni più vicini all’epicentro sismico, Baranello, paese alle porte di Campobasso, a chiudere oggi le scuole. Questa terra fa ancora oggi i conti con la drammatica vicenda del 2002, quando una scuola crollò su 27 bambini a causa del terremoto.

Quello che Paolo Frattura chiede a gran voce è di fare subito le dovute verifiche, oltre a controlli ulteriori e più approfonditi, sugli edifici. Gli amministratori locali, per la stragrande maggioranza, hanno risposto positivamente all’appello.

Oltre alla neve, caduta in abbondanza, nel corso degli ultimi giorni sono state registrate più di 40 scosse di terremoto, da mercoledì a questa notte. Lo sciame sismico di queste ore, alle pendici del Matese, è continuo di giorno e di notte, a tratti lieve, a tratti avvertito. I social network registrano reazioni, aggiornamenti, paura. Si scrive, si posta, si fanno domande. I cittadini chiedono di essere aggiornati, invocano rassicurazioni.

Il Consiglio nazionale dei geologi ha diffuso i propri dati: il 70 percento degli edifici scolastici non è ancora a norma. La Protezione civile regionale lavora, ma le polemiche proseguono aumentando il loro volume.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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