“Ho l’onore e l’onere di prendermi responsabilità delicate, sempre in totale autonomia, nell’esclusivo interesse dell’Italia per promuovere lo sblocco, l’accelerazione e la progettazione di opere pubbliche ferme da anni, che cambieranno in meglio la vita degli Italiani”.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, lo rivendica nella dichiarazione con cui interviene sulla vicenda delle commesse Anas.
Ma il leader leghista è andato oltre a tutela della sua famiglia affermando che “essere coinvolto a sproposito da qualche ‘giornalista’ in vicende di cui non so nulla, non è più tollerabile“. “Da oggi cominciano a partire querele, da parte mia e della mia compagna Francesca Verdini come me coinvolta senza motivo in diversi articoli, con l’impegno a devolvere in beneficenza tutto quello che i calunniatori dovranno risarcire“.
Certo che questo vizio in Italia è sempre stato di moda e con tanto di saldi. Tirare in ballo persone solo perché sono amiche o partenti di un ipotetico indagato, pare nel modernismo culturale, come vivere nella terra dei cachi.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini -Foto Imagoeconomica