Sospetta presenza dell’erba velenosa della mandragora tra gli spinaci. Per questo è stato ritirato dal mercato il lotto di produzione 273 di spinaci freschi ‘Il Gigante’, dove è stata rilevata una possibile contaminazione da mandragora. Gli spinaci sono prodotti dall’azienda Spinerb in provincia di Bergamo. Visto il rischio di contaminazione del prodotto, l’azienda raccomanda a chiunque fosse ancora in possesso degli spinaci di evitarne il consumo a scopo precauzionale e di provvedere a restituirli direttamente al medesimo punto vendita.. Nel documento relativo al richiamo delle confezioni, pubblicato sul sito del Ministero della Salute, si avverte a scopo precauzionale, se fosse stato congelato, di evitare il consumo del prodotto e riportarlo in negozio.

Sull’allerta per la possibile contaminazione da Mandragora è scattata una notifica Rasff, ovvero il sistema di allarme europeo che notifica in caso di rischio diretto o indiretto per la salute umana dovuto ad alimenti o mangimi. Secondo la notifica, la sospetta contaminazione da Mandragora avrebbe causato la comparsa di sintomi da avvelenamento e spasmolitici in due persone. In un primo momento però si era diffusa la notizia di una decina di persone colpite nel napoletano.

La pianta della mandragora è simile a spinaci e bietole. E’ potenzialmente pericolosa per la presenza di sostanze dalle proprietà allucinogene. Tutte le sue parti contengono alcaloidi come scopolamina, atropine e ioscina. La pianta era usata a scopo lenitivo, analgesico, anestetico e afrodisiaco. Ci sono diversi report di avvelenamento accidentale per la sua grande somiglianza con altre piante comuni e commestibili, come alcuni tipi di lattuga, o per il consumo da parte dei bambini delle sue bacche.

sintomi per chi la ingerisce vanno da nauseavomito, problemi intestinali, secchezza delle fauci e difficoltà a urinare per intossicazioni leggere fino appunto ad allucinazionidelirio e tachicardia.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Repertorio
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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