LUCIA ANNUNZIATA, GIORNALISTA

La sua carriera inizia quale giornalista corrispondente per Il Manifesto e la Repubblica negli stati Uniti.

Nel 1995 viene assunta il RAI per condurre LINEA TRE.

Dal 1996 al 1998 le affidano a direzione del TG3, Nel 2003è nominata Presidente della RAI ma si dimise dopo un so dichiara: “lo anno per “incomprensioni” con il C.d.A in carica.

Nel 2005 le viene affidato, sempre in RAI, il programma MEZZ’ORA che nel 2017 cambia nome e diventa MEZZ’ORA IN PIU’.

Trent’anni di lavoro nell’ambito della RAI.

In questi giorni decide di lasciarsi tutto alle spalle e rassegna le sue dimissioni, consegnandole all’Amministratore Delegato Roberto Sergio, al Direttore Generale Giampaolo Rossi e al Responsabile dell’approfondimento Paolo Corsini.

Il testo della lettera:

“Vi arrivo perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale Governo, né sui contenuti né sui metodi. In particolare non condivido le modalità di intervento sulla RAI. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’Azienda che vi apprestate a governare. Non ci sono dunque le condizioni per una collaborazione. Non intendo avviarmi sulla strada di una permanente conflittualità interna sul lavoro”.

I commenti:

Una sorpresa inaspettata alche da parte del Ministro della difesa Guido Crosetto che afferma: La conoscevo da una vita, mi spiace che lasci la RAI.”

La Presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, dichiara: ““Le dimissioni di Lucia Annunziata dalla Rai rappresentano una grave perdita per il servizio pubblico. La pluralità delle voci ha da sempre rappresentato uno dei punti di forza della Rai, e perdere una giornalista così autorevole è sicuramente un depauperamento per l’informazione e per i cittadini.”

Duro, ovviamente l’intervento di Stefano Graziano, Aapogruppo del PD nella Commissione di Vigilanza Rai: “L’arrivo della destra al governo ha prodotto lo smantellamento di Rai 3. Questo è il frutto di una modalità di gestione del potere che vive con l’ossessione di occupare ogni spazio disponibile e che non si pone il problema del futuro del servizio pubblico televisivo. La Rai, dopo gli addii di due professionisti del calibro di Fabio Fazio e Lucia Annunziata, è un prodotto culturale ancora più debole e politicamente più allineato.”

Non sono da meno i commenti di Angelo Bonelli e Peppe De Cristofaro – Alleanza Verdi e Sinistra – e Membri della Commissione di Vigilanza Ra. Le loro affermazioni: “L’addio di Lucia Annunziata dalla Rai è una grave perdita per il servizio pubblico radiotelevisivo. Dopo Fazio anche una professionista seria e competente lascia la più grande azienda culturale del paese lamentando una modalità di intervento che lascia pochi dubbi. Con le nomine alle direzioni delle testate giornalistiche e dei generi parte ‘Tele Meloni’. Una Rai disegnata sulla Premier e sui suoi sodali, sempre più ostaggio della maggioranza di turno e poco attenta al pluralismo.”

LUCIA ANNUNZIATA, infastidita da alcuni suoi colleghi, che volavano strapparle qualche frase relativa alla sua decisone, ha replicato: “Ho scritto una lettera, basta!”

Ancora una volta la SINISTRA e i SINISTRODI non si danno per vinti.

Fino a ieri gestivano il POTERE (altro che pluralismo) e ora che sono all’opposizione vorrebbero essere ancora LORO a decidere in nome e per conto di un GOVERNO eletto dal Popolo Sovrano: patetici e ipocriti!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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