Per nostra fortuna la vediamo poco ma è già troppo!

Le stessa si definisce una “NERD” (termine inglese con cui viene definito che ha una certa predisposizione per la tecnologia ed è al contempo tendenzialmente solitario con una più o meno ridotta propensione alla socializzazione).

Riscontriamo nel suo comportamento una difficoltà nel tempismo di replicare e/o informarci su fatti anche determinanti.

Presente al Festival dell’Economia di Trento, invece di gettare acqua sul fuoco nel merito di quanto ascoltato il mercoledì precedente presso a Commissione UE, ha dichiarato il suo pensiero “TASSA E SPENDI” affermando: “La riforma del catasto si DEVE fare subito, lo vuole la Comunità Europea”.

Non contenta ha pensato bene di aggiungere: “Abbiamo un problema serio di evasione fiscale da affrontare: l’incrocio di banche dati digitali è una priorità assoluta. Non bisogna fare scelte come quelle del governo, ovvero condoni, strizzare l’occhio agli evasori, alzare il tetto del contante. Serve una progressività complessiva, come un sistema ad aliquota continua. Bisogna riuscire a ridurre la tassazione sull’impresa e sul lavoro. Mentre la riduciamo dobbiamo pensare a perché la tassazione sulle rendite fiscali e immobiliari è così bassa, rispetto a quella sul lavoro e sull’impresa. Per noi il faro è la progressività fiscale e la redistribuzione: a partire dalla riforma del catasto in un senso più equo e di una revisione peggiorativa della tassazione sulle successioni perché iniqua” e tutto questo per appoggiare i SINISTROIDI di Bruxelles che vorrebbero commissariare il nostro Paese. Non a caso GENTILONI (PD) sul Pnrr ha dichiarato senza mezzi termini: “Bisogna evitare ei ritardi!”

Non avendo mai tesi e argomenti di spessore da proporre, dato anche il suo RUOLO, ricalca sempre le sue VETUSTE ideologie di una sinistra ormai morta e viste le scelte fatte dal Governo in merito alla RAI – tolta finalmente dalle grinfie del DP onnipotente – ha pensato bene di fare il suo show affermando: “Le nomine Rai ai tg? Sono tutti uomini. La Rai è ancora più maschile. Con la prima presidente del Consiglio donna la Rai è di soli uomini… Le donne arretrano sotto il governo Meloni e questo è molto grave. Questa occupazione non è la prima volta che accade, ma questo governo se ne stafacendo interprete più che nel passato. Il mio Pd vuole riformare il servizio pubblico affinché sia davvero libero. Siamo preoccupati, perché il governo sta procedendo a spallate all’occupazione della Rai.”

Tali parole ovviamente non hanno alcun riscontro nell’attuale realtà ma solo in vano tentativo si arrampicarsi sugli specchi per salvare qualche spazio a favore suo o del PD!

Sempre nella Kermesse trentina, tanto per non smentirsi completamente, ha ripreso i soliti discorsi tri e ritriti in una rilettura del progressismo social-comunista, parlando di “intermediazione pubblica asserendo: Come possiamo accettare che lavoratori e lavoratrici delle piattaforme siano sfruttati a cottimo?” Non ha dimenticato ovviamente di citare Pedro Sanchez, Joseph Stiglitz, Amatya Sen e anche beato ultimo Romano Prodi!

Poteva poi, in conclusione della sua presenza non condannare il Governo Meloni – per non tradire l’unica cosa vera che sa fare il PD: denigrare gli avversari – affermando: Sotto a un taglio del cuneo fiscale, che purtroppo non è strutturale ma dura solo alcuni mesi, c’è nascosta una norma che rende strutturale la precarietà.Ma non è forse Lei stessa a dire: più tasse soprattutto per chi ha un qualche patrimonio messo da parte?

Non a caso ha riaffermato che per raggiungere una tassazione equa necessita rivedere le patrimoniali rapportandole ad un sistema ad aliquota continua in quanto In Italia c’è una delle tassazioni sulle successioni più iniqua e più bassa.Ha aggiunto, a completamento, toccando il problema dell’evasione fiscale: da noi si strizza l’occhio a chi non paga le tasse con i condoni e alzando il tetto del contante, mentre sarebbe doverosa, quale priorità assoluta, l’incrocio delle banche dati digitali.” Necessita tenere presente, ha aggiunto che Il principio fondamentale deve essere che le tasse si pagano dove si fanno profitti, non dove si fanno accordi con un governo compiacente che pensa di essere più furbo del suo vicino.”

Forse Lady SCHLEIN dimentica troppo spesso che la nostra ITALIA non è composta da pochi “paperon de paperoni” ma da una moltitudine di piccole e medie Imprese e da migliaia di Lavoratori autonomi.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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