FRANCO GABRIELLI

“Il Viminale non dovrebbe detenere il solo controllo sulla Polizia di Stato, ma anche sui Carabinieri e sulla Guardia di Finanza, che invece continuano a dipendere dal Ministero della Difesa e dal Ministero dell’Economia. Questo nonostante vi sia una legge di quarant’anni fa che definisce chiaramente le figure alle quali spettano l’ordine e la sicurezza pubblica del Paese”.

La questione è stata riaperta da Franco Gabrielli, già capo della Polizia, oggi autorità delegata alla sicurezza della Repubblica e dal sottosegretario all’Interno Nicola Molteni. Un tema sul quale, a onor del vero, le forze politiche si sono sempre divise. L’occasione si è presentata durante il convegno di un sindacato di polizia sulla legge 121/81. Legge che ha smilitarizzato la pubblica sicurezza e che ha portato la Polizia di Stato, quale autorità nazionale, a una dimensione più vicina alla gente. Secondo Gabrielli la legge, seppur datata, presenta ancora delle lacune. In primis il fatto che oggi il Ministero dell’Interno non sia il centro della sicurezza dell’intero Paese.
Infatti – ha aggiunto – finché il ministro dell’Interno avrà il controllo di una sola forza di polizia, il dettato della legge 121 non sarà completato. Carabinieri e Guardia di Finanza devono essere sotto il Viminale – ha confermato Molteni – che non significa cancellare storia e tradizione di ognuna, ma accorpare le forze di polizia così come avvenne nel 2016 quando il Governo decise che la Forestale fosse assorbita dai Carabinieri.

Quello che dovrebbe cambiare è il “controllo” su questi importanti e vitali apparati dello Stato, perché la legge 121 introduce il concetto di Ammirazione della Pubblica Sicurezza e per questo lo attribuisce al Viminale. Secondo la legge di riforma del 1981 il Capo della Polizia – come sostenuto da Gabrielli – non è solo il capo di una sola forza di polizia, ma di un organo tecnico con il quale il ministro dell’Interno, unica autorità di pubblica sicurezza, dovrebbe governare e vigilare sulla sicurezza del Paese. Non si è fatta attendere la replica del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, intervenuto alla cerimonia d’inaugurazione di una nuova sede dell’Arma dei carabinieri. Con l’incarico di forza di polizia a competenza generale e a ordinamento militare – ha dichiarato il rappresentante del Governo – la benemerita opera alle dipendenze funzionali del ministro dell’Interno, secondo il dettato della legge 121, una legge preziosa, confermata e aggiornata nel 2015 che ha garantito quarant’anni di funzionamento efficace e un corretto equilibrio istituzionale; che continuerà a farlo per il futuro favorendo la valorizzazione di tutte le specificità delle singole forze di polizia del Paese. Alcune delle quali sono riconosciute virtuose eccellenze a livello internazionale, come testimonia l’apprezzato modello organizzativo dell’Arma dei carabinieri.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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